I vigili del fuoco hanno abbattuto un grosso pino perché malato, ma nessuno l’ha poi rimosso dai giardini
Alcuni abitanti di contrada Alvanite, nei giorni scorsi, hanno chiesto all’amministrazione comunale di provvedere alla pulizia delle aree verdi attrezzate, in stato di abbandono da diversi mesi. Gli inquilini delle palazzine che si affacciano sulla tendo struttura, invece, chiedono l’intervento dell’Assessore delegato alle periferie per rimuovere il tronco e il fogliame di un grosso pino che è stato abbattuto nelle settimane scorse dai vigili del fuoco su richiesta esplicita del Comune, a seguito di un sopralluogo dello stesso delegato con il primo cittadino. “Il sindaco e il consigliere –afferma un operaio che abita in uno dei condomini - sono venuti a controllare alcune fognature che erano intasate dalle radici dell’albero. Decisero, con due operari del comune, di liberare le fogne dalle radici e perciò sono poi venuti i vigili del fuoco a tagliare il grosso pino che, oltretutto, era l’orgoglio di noi abitanti. Ci hanno detto che era gravemente malato e che si doveva intervenire per la nostra incolumità. A noi è sembrato un gesto un po’avventato ma, ad ogni modo, è stato fatto anche contro la nostra volontà. L’albero è stato segato, non da terra ma da una certa altezza ed ora i resti sono tutti abbandonati nel giardino: tronco, foglie e rami. Abbiamo richiesto un intervento agli operai di passaggio ma non abbiamo avuto risposte. Che dobbiamo fare? Lo facciamo a pezzi noi con la motosega e lo buttiamo nel fuoco? Perché tutta questa fretta nel tagliare se poi viene lasciato tutto a terra? Non è pericoloso lo stesso?».
A pochi metri di distanza, inoltre, sono presenti alcuni garage che negli scorsi anni sono stati incendiati da ignoti assieme a tutto il loro contenuto: vecchi televisori, un forno, un frigorifero e tanto materiale inerte. Anche in questo caso gli abitanti hanno più volte chiesto al Comune un intervento di bonifica dell’area. «Ci vergogniamo! - dice una donna che abita nella palazzina - Ricordo che l’anno scorso la Palladino disse che l’intervento non poteva essere fatto dagli operai del Comune ma che doveva intervenire una ditta specializzata in questo tipo di operazioni. L’abbiamo detto all’ufficio tecnico e non abbiamo avuto risposta, cosa dobbiamo fare? I nostri bambini giocano tra i rami di un albero abbattuto e una discarica pericolosa: è così che dobbiamo vivere? Sembra di abitare in una discarica. Chiediamo che il delegato torni ad Alvanite e questa volta non con il Sindaco ma con i mezzi per la pulizia dei giardini».