La "sicurezza" ha battuto il Centro sociale: L'attenzione si sposta sul deficit del Comune
L’intervento che più servirebbe alla città è quello della Videosorveglianza: questo l’esito del sondaggio lanciato la scorsa settimana sul nostro sito. Alla domanda, infatti: “Quale di questi progetti non finanziati sarebbe stato più utile?” hanno risposto 69 lettori, di cui 39 (56%) hanno puntato sulla Sicurezza urbana, 21 (30%) sul Centro sociale per i giovani, 7 (10%) sulla Residenza sanitaria assistenziale e 2 (3%) hanno indicato altro. Cominciamo col dire che, a giudicare dal numero di voti, non è stato un sondaggio particolarmente apprezzato pur essendo stato visitato da quasi trecento lettori. Evidentemente l’argomento, legato alle recenti notizie sui mancati finanziamenti dei tre interventi citati, non è stato ritenuto interessante da molti dei nostri lettori. Purtuttavia un dato c’è, ed è quello che fra i tre progetti quello sulla Videosorveglianza è ritenuto di gran lunga il più utile. Un risultato che da un lato è in controtendenza con quello scaturito dal sondaggio della settimana precedente, dove il problema della Sicurezza non veniva particolarmente avvertito (solo 4 votanti su 183), e, probabilmente, ancor più sorprendente se consideriamo che ha quasi doppiato il risultato sul Centro sociale per i giovani, un’esigenza che dovrebbe, invece, essere particolarmente sentita proprio da chi frequenta maggiormente il web, ovvero i ragazzi. Come interpretare questi dati? Forse, con una piccola forzatura, si potrebbe ricavarne che nella eterna “disputa” fra genitori e figli per una volta hanno vinto i primi. La videosorveglianza, infatti, intesa come controllo a distanza delle zone più nascoste, degli angoli più bui, dei luoghi a rischio sarebbe senz’altro più gradita ai genitori che ai figli, meno liberi, forse, di vivere la propria età. Viceversa, un Centro sociale potrebbe essere visto (ed uno dei commenti va in questa direzione) come una ulteriore distrazione, se non addirittura una tentazione negativa, di cui si farebbe volentieri a meno. Il dato che emerge, quindi, non è, o non sarebbe, una esigenza di sicurezza in senso lato, ma semplicemente un bisogno di tranquillità e di serenità che i tempi moderni stanno notevolmente amplificando. E se si tiene conto di questo aspetto si può anche desumere che il numero dei votanti forse non conta se rapportato alle paure celate sotto ogni singolo voto. E, se può servire a tranquillizzare, è doveroso segnalare che il Comando dei Vigili urbani, proprio in questi giorni, sta preparando con più scrupolo un nuovo progetto di Sicurezza urbana da sottoporre alla Regione per il cofinanziamento, coinvolgendo anche diversi partner sociali, culturali ed istituzionali. Ma anche il progetto per il Centro sociale è già stato ripresentato, stavolta ad un settore della Regione diverso da quello precedente, con buone speranze che venga finanziato. Da sottolineare, infine, che, attraverso i commenti, c’è stato chi ha mostrato di gradire l’eventualità che possa essere costruita una piscina comunale olimpionica (adatta anche al nuoto agonistico) mentre c’è stato chi ha suggerito di trasformare l’ex scuola di San Pasquale in una casa di accoglienza per diversamente abili.
Con il sondaggio di questa settimana, invece, vogliamo mettere a fuoco un aspetto decisivo per le sorti della nostra città. Il Comune ha un deficit complessivo, cioè un buco nel bilancio, di oltre 4 milioni di euro, che aumenta di circa 400mila euro all’anno. E nel 2009 è stata avviata la procedura di dissesto finanziario imposta dalla legge, ovvero il debito dovrà essere necessariamente ripianato nell’arco di tre esercizi, cioè entro il 2011, altrimenti il Comune nel 2012 sarà commissariato. Per recuperare le risorse che mancano l’Amministrazione comunale, insieme ad altri provvedimenti, ha deciso di mettere in vendita il Centro servizi per le Piccole e Medie Imprese di via San Lorenzo per 4,3 milioni di euro. La domanda è: “Siete d’accordo? E secondo voi si troverà un acquirente?”. Le possibili risposte sono cinque e contemplano ogni tipo di valutazione (ma in sede di commento è possibile aggiungerne altre) per verificare, innanzitutto, se è stata adottata la migliore strategia possibile o ve n’erano altre e, soprattutto, se si nutrono speranze di evitare il commissariamento.