Il progetto di rigenerazione urbana di Contrada Alvanite, finanziato dalla Regione Campania con un contributo di 50mila euro, sembra essersi ben attivato durante il periodo delle festività poiché ha avuto inizio la prima fase di sviluppo del programma. Numerosi, infatti, sono stati gli incontri tra il raggruppamento dei progettisti (formato dal capogruppo l’architetto Pina Cerchia, dal prof. Raymond Lorenzo, presidente “ABCittà”,“HABITAT VENTUNO a.t.p.”, “PSE s.r.l. - Progetti di Sviluppo Engineering”, “DE.CO. a.t.p.”, dall’ architetto Nello Conte e dall’architetto Michelangelo Sullo) e la popolazione della contrada rappresentata dal comitato di quartiere e soprattutto dai bambini. In questa fase preliminare, che si è svolta negli incontri del 16 e del 29 dicembre, nonché del 4 gennaio, i progettisti hanno incontrato il comitato di quartiere per definire meglio le modalità del prospetto, per cercare di farne conoscere la metodologia di sviluppo e per delineare le modalità di sensibilizzazione verso tutta la popolazione della contrada. La riqualificazione urbana di Alvanite dovrà infatti avvenire nella consapevolezza della collettività e con la partecipazione attiva della popolazione della contrada: sarà un lavoro che partirà dalle proposte, le idee, i bisogni e le considerazioni degli stessi abitanti e, proprio per questo motivo, è importante che ci sia partecipazione ai vari incontri che si terranno. Le prime voci ad essere raccolte sono venute dal futuro poiché, il 22 dicembre, si è tenuto un laboratorio con i bambini di Alvanite, ai quali sono state sottoposte delle semplici domande sulle caratteristiche della contrada, sui luoghi e sulle idee per nuovi progetti: dai questionari è risultato che i loro bisogni fanno riferimento a spazi di gioco più grandi e muniti di giostre, a strutture sportive più efficienti, a strade più sicure e a strutture di intrattenimento comuni (sognano la piscina, il cinema, la pista di pattinaggio, un centro commerciale ed il canile). Nel complesso dunque considerano brutto il loro attuale quartiere ed hanno come unico punto di incontro le loro case o il campetto. Ora toccherà agli adulti esprimersi in proposito attraverso i tre giorni di workshop previsti per il 14-15-16 gennaio dal titolo: “Alvanite, quartiere laboratorio”: esperienze, strumenti e workshop alla ricerca di una nuova identità urbana. La tre giorni si strutturerà in tre sessioni di cui le prime due (24 e 25 gennaio) presso la sala Consiliare del Comune di Atripalda; la terza (16 dicembre) presso la tendo struttura di Contrada Alvanite. A quest’ultima sessione, in particolare, tutti gli abitanti della contrada sono invitati a partecipare in massa poiché, con il coordinamento del professor Raymod Aloysius Lorenzo (Presidente Coop.“ABCittà” di Milano e referente “Alvanite 2020 r.t.p.”), si discuterà insieme della situazione della contrada percepita dagli abitanti e si raccoglieranno le proposte dei cittadini per la rigenerazione della zona. Questo perché un progetto ben strutturato ed efficiente può ben aprire le porte ad ulteriori finanziamenti da parte della Regione.
I bambini di Alvanite sognano il palasport
Le risposte alle domande poste durante gli incontri per il progetto di riqualificazione sono state chiare