Sfollati e volontari hanno apprezzato la cucina della Misericordia portata avanti con l’opera di volontari stacanovisti

La consegna della Via Crucis è stata l’occasione per tracciare un bilancio definitivo dell’opera svolta a l’Aquila dalla Misericordia. Sono 30 i volontari, fra i 18 ed i 65 anni d’età, che si sono alternati con turni medi di 48 ore nel modulo cucina allestito nel campo sportivo di Bazzano. Fra loro c’è chi ha consumato tutte le ferie pur di rimanere ininterrottamente sul posto per due settimane. Non sono mancate attività di sostegno psicologico e logistico ma il grosso del lavoro ha riguardato proprio la cucina: oltre 40 mila i pasti caldi sfornati in 40 giorni fra pranzo e cena. Non solo gli sfollati, ma tanti volontari di corpi ed associazioni di tutta Italia hanno gradito le pietanze dei nostri volontari. Intorno a quel cibo ci si raccontava la giornata, la tragedia e si cercava lentamente di pianificare il futuro. Nutrito l’elenco delle offerte raccolte ad Atripalda: 2.000 schede telefoniche, 80 paia di scarpe e 50 tute delle migliori marche, abiti, biancheria intima, scalda biberon, il materiale è stato consegnato direttamente alla popolazione. Lungo anche l’elenco dei generi alimentari serviti al funzionamento della cucina: carni di vario taglio, prosciutti, due pedane di pasta, 5 confezioni di parmigiano, svariati pacchi di prodotti a lunga conservazione ed olio. Ora a Bazzano c’è un container cucina appaltato ad una mensa, ma difficilmente la popolazione ed i volontari dimenticheranno la cucina atripaldese.