Nonostante le severe restrizioni saranno allestiti almeno una decina di focaroni. L’Arpac ha controllato la legna (costata mille euro) ed ha autorizzato la grande pira che si accenderà in Piazza stasera. Domani solenne Processione e Santa manna. Il Comitato pensa ad una festa in tono minore per settembre
Non saranno certo le severe restrizioni fissate dall'Arpac ad impedire che stasera in città siano accesi decine di falò in onore di San Sabino. Dopo la prima denuncia nei confronti di Franco Fioretti, responsabile del Centro “Aprea” per il focarone del 31 gennaio scorso acceso in onore di San Ciro, molti di quelli che avevano presentato domanda al Comune si sono letteralmente tirati indietro, temendo una denuncia penale visto l'enorme confusione che regna attorno alle rigide regole imposte dall'Arpac. Ma con il passare dei giorni, ci si è resi conto che bastava seguire poche direttive per evitare guai, prima fra tutte impedire di introdurre nel focarone materiale di scarto e della lavorazione dei campi come frasche e fogliame, ma solo rami e legna vergine. Basta evitare di bruciare insieme alla legna le pedane e i pannelli di compensato trattati con collanti e materiali inquinanti. Dopo una improvvisa ondata di paura si è registrata una nuova ondata di entusiasmo e sono partiti i primi ordini per l'acquisto di legna certificata e adatta al fuoco per non cessare la tradizione. Per stasera è prevista almeno una decina di focaroni, tra cui quello della Città di Atripalda in Piazza Umberto I che sarà benedetto da don Enzo e don Ranieri alle 19,30. L’Ufficio tecnico, per la prima volta, ha effettuato una gara per l’acquisto della legna, invitando cinque ditte specializzate, di cui solo tre hanno prodotto l’offerta in tempo utile. Ad aggiudicarsi la fornitura è stata la ditta Lo Conte Angelo di Altavilla per un importo di € 800 (più Iva) mentre la ditta Rodia Antonio di Serino aveva chiesto € 1.300 (più Iva) e la ditta Masucci Carmela di Serino € 1.400 (più Iva). Gli operai comunali da questa mattina hanno cominciato ad accatastare la legna in Piazza, ricevendo la visita dei funzionari dell’Arpac (Agenzia regionale protezione ambientale campania), i quali, dopo i controlli sulla legna, hanno dato il via libera alle operazioni.
Intanto, domani i fedeli festeggeranno San Sabino nella Chiesa Madre con messe a partire dalle 7 ogni e per ogni ora fino a quella delle 10 che sarà celebrata dal Vescovo di Avellino Mons. Francesco Marino. La Santa Messa invece sarà celebrata dopo la processione pomeridiana fissata per le 17, con ritorno in chiesa alle 18,30. Subito dopo la funzione, è prevista la distribuzione della Santa Manna fino a tarda sera. Il Comitato San Sabino ha confermato il programma religioso della manifestazione, non nascondendo le difficoltà nell'organizzare le prossima festa prevista per il prossimo 16 settembre. Non ci sarebbero le condizioni economiche per poter affrontare un programma civile di livello, visto le difficoltà riscontrate negli ultimi anni. Per ora si pensa ad una festa in tono minore con alcuni spettacoli di musica napoletana e di liscio, rinunciando alla presenza del big, che da solo vale più della metà della spesa, a meno che non ci siano privati pronti ad intervenire con il proprio contributo in denaro. Il comitato è aperto a tutti coloro che vogliano partecipare e dare una mano per l’organizzazione della festa.
Commenti
Mi permetto anche di ricordare alla pubblica opinione, l'ultimo scandalo ARPAC, che basterebbe a qualificare le azioni, le attività e gli obiettivi di questo importantissimo ente