In vista della Pasqua si spera che la piazzetta adiacente al luogo di culto possa essere ripulita
Anche il parroco della Chiesa del Carmine don Ranieri Picone lancia l’appello per le aree adibite a verde attrezzato da tempo abbandonate e piene di rifiuti. Nei giorni scorsi, dopo una funzione religiosa, ha chiesto ad alcuni fedeli di provvedere alla pulizia e alla sistemazione della piazzetta adiacente la chiesa, da anni in stato di abbandono, piena di rifiuti e deiezioni di cani. A frequentare la piazzetta, finemente disegnata per essere utilizzata da giovani e anziani, sono solo donne e uomini che portano i loro cani al guinzaglio a fare i bisogni, accanto ad un luogo di culto. «Ho chiesto a chi di dovere di provvedere, visto che l’area è pubblica, ma non si è visto nessuno. All’appello hanno risposto dei privati che ringrazio, ma la situazione richiede un lavoro di potatura e di pulizia importante, anche per prevenire che venga nuovamente deturpata e sporcata. Almeno per la prossima Pasqua rendiamo la piazzetta presentabile, visto che è proprio accanto alla nostra chiesa». A rispondere all’appello di Don Ranieri Picone un noto commerciante di Atripalda che, per mestiere, cura giardini privati e pubblici, ma è stato lo stesso parroco a chiedere che fosse invece il Comune e l’assessore all’ambiente a provvedere alla pulizia della piazzetta.
Le lamentele arrivano anche da via Aldo Moro dove il giardinetto e l’area attrezzata per i bambini sono abbandonate da anni e piene di rifiuti. Stessa sorte anche per Piazza Alpini d’Orta e il giardino di via Ferriera, sporchi e pieni di deiezioni. Oltre ai rifiuti che si sono accumulati nei mesi per la mancata pulizia degli uomini di IrpiniAmbiente, che sembrano dribblare volutamente le aree attrezzate, c’è la mancanza di pulizia del verde, con alberi mai potati e siepi lasciate a crescere insieme alle erbacce. Basterebbe poco per risolvere le varie questioni, ma con le nuove norme previste dalla legge sulla raccolta dei rifiuti organici che devono essere poi debitamente raccolti e smaltiti, sembra tutto più difficile. L’unica oasi nel deserto è quella di Piazza Cassese dove l’ultra ottantenne Vincenzo Caputo, da qualche anno e a spese sue, si occupa della pulizia e della sistemazione del verde. Un esempio anche per tutti, magari anche per qualche politico in carriera.
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