Dopo il pic-nic del primo maggio, incivili hanno abbandonato sul terreno i propri rifiuti peggiorando il già desolante quadro generale
Il primo maggio, solitamente è scelto dagli italiani come giorno in cui passare qualche ora immersi nella natura, magari facendo un sano pic-nic all’aria aperta. Lo stesso dicasi per alcuni cittadini atripaldesi e, forse, provenienti da paesi limitrofi che hanno pensato bene di recarsi presso il parco San Gregorio. Purtroppo, però, i visitatori del parco hanno pensato bene di dimostrare tutta la propria inciviltà e scostumatezza lasciando ogni tipo di rifiuti sparso a terra, trasformando il già abbandonato polmone verde in una piccola discarica. Volendo dirla tutta, non è che i visitatori di San Gregorio abbiano avuto a che fare con un paesaggio ordinato, pulito e ospitale ma è indubbio che quanto documentato dal nostro reportage fotografico dimostra il totale disinteresse per un parco tristemente abbandonato. Dopo la visita dei vigili urbani di Atripalda che hanno intimato agli avventori di accendere fuochi in assenza di barbecue di supporto, i villeggianti del primo maggio hanno gozzovigliato tra erbacce alte oltre un metro e sentieri semidistrutti dagli agenti atmosferici. Già perché nulla, nel parco San Gregorio, ricorda che quello dovrebbe essere il fiore all’occhiello di Atripalda, un polo turistico e naturale dalle enormi potenzialità. Staccionate divelte, aree pic-nic trasformate in un ammasso di assi di legno informi e secchi per l’immondizia arrugginiti e distrutti sia dal tempo che da qualche vandalo che non trova nient’altro di meglio da fare. Stesso dicasi per le aree attrezzate per i più piccoli, sicuramente poco invitanti per i bambini e per i loro genitori, totalmente inghiottite da cespugli e rovi che vengono lasciati liberi di proliferare. A questo scenario desolante, in più, va aggiunta la già citata inciviltà di chi il primo maggio ha lasciato piatti di plastica, bottiglie, cartacce e quant’altro liberi di imputridire senza controllo. Fa specie, inoltre, che qualcuno, forse quelli che si ritenevano essere più civili abbiamo gettato i propri rifiuti in un cestino sfondato, il quale, ovviamente, ha riversato il tutto sul terreno. A questo punto non resta che riaprire, per l’ennesima volta, la questione San Gregorio, polmone sanguinante di una città che avvia la raccolta “Porta a Porta” e che si dimentica del proprio immenso parco lasciato abbandonato e sporco al proprio triste destino.
Commenti