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L’area dell’antica Abellinum torna patrimonio pubblico

Firmato il decreto di esproprio per pubblica utilità. Ai proprietari sarà riconosciuto un risarcimento di 75mila euro

Due anni dopo la clamorosa sentenza del Tar che restituì Abellinum alla famiglia Dello Iacono, l’area degli scavi è stata dichiarata di pubblica utilità il 28 novembre scorso e sarà nuovamente espropriata.

Il prossimo 10 giugno, infatti, la società Espropri Italia srl, incaricata dalla Sovrintendenza per i beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, eseguirà il decreto di esproprio firmato il 10 aprile scorso dal Direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in cambio di una indennità provvisoria di 75mila euro in favore dei proprietari.

L’area appartenente ai fratelli Mario e Giovanni (recentemente scomparso) Dello Iacono che sarà restituita al Demanio dello Stato misura poco più di due ettari (21.836 mq.).

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Commenti  

 
#3 Bosco 2013-05-17 21:54
più correttamente per far capire ai concittadini, i 75000 € vanno ad aggiungersi agli svariati miloni di € già percepiti a fronte di sentenza della magistratura.
 
 
#2 cappuccetto rosso 2013-05-17 19:38
credo sia più colpevole la mancata corretta custodia della Sovrintendenza con incuria, scelte sbagliate o finalizzate solo a interventi di facciata che non dei Dello Iacono che fanno altro mestiere
 
 
#1 Saverio 2013-05-17 18:08
Quando sarà quantificata l’indennità definitiva essa si aggiungerà ai 33.016.034 € già assegnati con le passate sentenze o sarà sostitutiva? Nelle more di un nuovo contenzioso, che sicuramente si aprirà, la perdita della consistenza del bene dovuta alla mancata eventuale corretta custodia dell’alto valore storico e artistico, sarà decurtata dal valore complessivo o bisognerà amaramente prendere atto che il valore edificatorio è centinaia di volte più grande della imperitura testimonianza di una civiltà millenaria?