I provvedimenti sono stati chiesti dall'Istituto autonomo case popolari ed il Comune, già condannato, dovrà eseguirli per evitare un altro contenzioso legale
L’Istituto Autonomo Case Popolari, attraverso il proprio ufficio legale ha chiesto al Comune di risolvere una volta per tutte i casi di morosità, almeno quelli più vecchi che si trascinano da anni, minacciando di risolvere la questione pignorando i soldi direttamente nelle casse municipali. La questione ormai va avanti da anni e riguarda il fitto delle case popolari di proprietà degli Iacp ricadenti nel territorio comunale. Già qualche anno fa l’Istituto spedì al Comune l’elenco con i nomi dei morosi con la richiesta dei fitti arretrati e di provvedere all’ordinanza di sgombero nei casi previsti dalla legge. La pratica fu lavorata dall’ufficio, sottoposta ai vari sindaci che si sono susseguiti e chieste le ordinanze di sgombero al Comando di Polizia Municipale. Non si sa perché le varie ordinanze non furono mai messe in atto dai Vigili urbani e così i morosi hanno continuato a non pagare. L’ufficio ha anche suggerito ai cittadini morosi di rivolgersi all’Istituto invitandoli a sottoscrivere una rateizzazione delle somme dovute, ma nessuno poi si è rivolto agli Iacp, pensando di poterla fare franca. Il Comune, però, non è detto che la faccia franca, anzi. Recentemente, infatti, è stato condannato al pagamento di oltre 50mila euro dal Tribunale di Avellino. Ci sono casi di morosità che superano i 10mila euro qualcuno sfiora addirittura i 15mila, ci sono casi meno gravi, ma per l’Istituto è la somma che fa il totale, ed ora che con la crisi la situazione si fa ancora più pesante, non sembra che ci possano essere altre soluzione che lo sgombero per le 18 famiglie atripaldesi che occupano gli alloggi senza pagare. Il Comune d’altro canto non ha certo l’intenzione di rimetterci altri soldi per colpa dei morosi e finalmente si è attivato per mettere in moto il meccanismo degli sgomberi, cominciando con la pubblicazione all’albo pretorio delle ordinanze. Per ora sono state pubblicate le prime tre, ma presto saranno pubblicate le altre, passo necessario per impedire che gli Iacp possano, attraverso il proprio ufficio legale, mettere le mani in cassa al Comune. Non resta alle famiglie morose che rivolgersi all’Istituto e chiedere a loro di approntare un piano di rientro delle cifre dovute, altrimenti il Comando di Polizia Municipale insieme ai carabinieri o alla polizia provvederà al più presto agli sgomberi, visto che le ordinanze sono state pubblicate (sei su diciotto) e notificate. Gli alloggi popolari interessati dagli sfratti sono disseminati tra Via Appia, Via Tiratore, Via Cesinali e Largo Fiumitello ed uno solo a Contrada Alvanite. Per ora è stata esaminata solo la questione dei morosi degli alloggi degli IACP, ma ci sono anche quelli di proprietà del Comune di Atripalda, che vanta fitti arretrati per centinaia di migliaia di euro.