Poco dopo le 18:00 si è distintamente avvertito il terremoto. Nessun danno a persone o cose anche se il 118 è dovuto intervenire in via Manfredi e la Corale di Sant’Ippolisto ha annullato l’esibizione nella chiesa madre. Riaffiorati i ricordi del 1980
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente per alcuni secondi anche ad Atripalda nel tardo pomeriggio di oggi. Alle 18:08, infatti, un sisma di magnitudo 4,9 si è registrato nei pressi di San Potito sannitico, un paese del casertano al confine fra Campania e Molise, distante circa 60 chilometri da Atripalda. E lo sciame sismico ancora in atto ha fatto registrare successivamente altri picchi: alle 18:29 (3,0), alle 20:49 (3,7) e alle 21:14 (3,2).
La notizia è stata subito rilanciata dai principali network nazionali, che davano anche l’Irpinia fra le zone maggiormente interessate. Il tam tam su Facebook ha fatto il resto, investendo presto anche chi non si era accorto di nulla. Fortunatamente non si sono registrati feriti, né danni, ma chi ha avvertito il terremoto ha avuto paura e si è subito riversato in strada. Piazza Umberto I è diventata ben presto punto di ritrovo, anche se non si sono registrate scene di panico.
Qualche problema, invece, si è verificato in via Manfredi dove una persona ha avvertito un malore ed ha avuto bisogno dell’intervento di una autoambulanza del servizio 118 fornito dalla Misericordia di Atripalda. Sul posto si è recata anche una pattuglia dei Vigili urbani, ma non c’è stato bisogno dell’intervento degli agenti perché di lì a qualche minuto la situazione si è normalizzata.
Rinviato a data da destinarsi, invece, il concerto della Corale di Sant’Ippolisto previsto nella chiesa madre alle 19:00. Il sindaco Spagnuolo, il comandante dei carabinieri Cucciniello ed il comandante dei vigili Giannetta si sono ritrovati d’accordo (e non capita spesso ultimamente) nel non voler correre alcun rischio disponendo l'annullamento dell'esibizione.
Pian piano, comunque, la situazione è tornata alla normalità anche se a molti è tornata alla mente anche la drammatica esperienza del 1980 perché chi l’ha vissuta difficilmente potrà dimenticarla.
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