Sabato, 28 Dic 24

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Falò di San Sabino, il Comando della Polizia Municipale detta le regole

La festa si avvicina e quest'anno, per evitare polemiche, è stato predisposto un vademecum su come organizzare i "focaroni" in sicurezza (scarica i moduli)

Per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono previsti per i prossimi 8 e 9 febbraio il Comitato Festa San Sabino, ancora in carica, sta predisponendo ormai gli ultimi dettagli. E in questi giorni comitati ed associazioni sono impegnati per organizzare una festa che preveda anche la degustazione di prodotti tipici tradizionali. La tradizione, tuttavia, vuole che a parte la processione e le cerimonie strettamente religiose, l’evento principale sia l’accensione dei falò la sera dell’8 febbraio, vigilia dell’anniversario della morte di San Sabino. Negli ultimi anni per la verità è stato difficile per la comunità atripaldese ritrovarsi, così come vuole la tradizione, attorno ai falò senza pensare ai lutti che ci hanno colpito oppure ai tanti ostacoli burocratici che hanno costretto molti quartieri ad astenersi dall’organizzare i “focaroni”. Nonostante tutto, però, il falò accompagna l’atripaldese da secoli, sia come rito propiziatorio che come festa in onore del proprio Santo Protettore, San Sabino.

Il Comando di Polizia Municipale quest’anno per evitare equivoci e polemiche, alimentate da chi per anni ha organizzato falò ai limiti delle regole, ha predisposto un "vademecum" dove viene spiegato nei minimi dettagli tutto ciò che gli organizzatori devono fare per accendere i falò. I moduli sono disponibili in Municipio presso gli uffici del Comando. Gli interessati nella richiesta devono indicare il soggetto richiedente ed almeno altri tre nominativi di coloro che vigileranno sulla corretta accensione, sui limiti e le distanze e su tutte le misure di sicurezza da adottare per mettere al riparo le persone e le cose. Insieme alla richiesta in duplice marca da bollo da 16 euro deve essere presentato anche il nulla osta a firma del proprietario del suolo dove si svolgerà l’accensione, copia del preavviso presentato almeno tre giorni prima presso la Stazione dei Carabinieri di Atripalda e nel caso in cui venga prevista la somministrazione di alimenti e bevande anche la presentazione del modulo per la notifica alle autorità competenti in campo alimentare e successivo inoltro all’Asl del pagamento dei diritti istruttori. Naturalmente l’accensione potrà avvenire nel luogo e nella data stabilita solo dopo il sopralluogo di verifica da parte delle autorità di vigilanza. La combustione deve essere fatta solo con legna non trattata o impregnata di sostanze dannose ed inquinati. Solo legna da ardere e non come capitava in passato con materiale di scarto o pedane e mobili trattati. Tutte regole già previste dal Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza, che dovrebbero dare maggiore serenità a tutti coloro che per anni si sono lamentati delle nuvole di fumo dannoso che per un giorno intero invadevano la città. Regole che sono utili a tutti coloro che sono impegnati ad organizzare manifestazioni popolari tradizionali molto seguite dai cittadini.

Ecco le "carte" che servono:

- Documenti

- Richiesta

- Nulla osta

- Preavviso

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Commenti  

 
#10 Manico e mbrello 2014-02-05 19:43
A questi scienziati c'è lì dobbiamo tenere ancora per poco, poi tutto cambierà. Dobbiamo solo attivarci a trovare un nuovo sindaco all' altezza della situazione.
 
 
#9 Antonio 2014-02-01 15:28
Sono d'accordo che questo evento e' legato al nostro Santo ma per caso Atripalda non fa parte dell'Italia? Bolzano, Verona, Roma ma in tutta Italia rispettano queste leggi vorrei sapere perché noi dovremmo fare diversamente.Al lora la domanda mi sorge spontanea,gli altri paesi che rispettano tali norme sono degli imbecilli? O siamo noi cittadini Atripaldesi che siamo abituati a fare le cose all'acqua di rose? SVEGLIATEVI e cercate di inculcare ai vostri figli la legalità e non quello che pensate voi. Tutto questo non ci porterà da nessuna parte finitale di criticare ci vogliono i fatti.
 
 
#8 mefisto 2014-01-30 16:50
approfitatte dei focaroni di san sabino per [...] Pensare che il [...] è pagato con le nostre tasse, mi fa ancora più incazzare. State distruggendo un paese. Andate via
 
 
#7 Atripaldese 2014-01-30 13:51
Non si poteva ridicolizzare di più un evento della tradizione tanto sentito dagli atripaldesi. La cosa che più mi fa incazzare è che tutto questo sarebbe giustificato dall'inquinamen to!!!!!! A due passi dallo STIR, la Novolegno, dall'ex Isochimica, dal putridume del fiume Sabato e di tutta la sua valle, l'Arpac pensa a quanto possano inquinare due falò? MA VERGOGNATEVI!!! !!!!!!!!!!
 
 
#6 Luciana 2014-01-29 22:22
Devo fare una domanda in bollo: ma quando saremo fortunati ad avere un'amministrazi one capace di assolvere al ruolo? Abbiamo eletto un manico di incapaci (li ho votati anch'io), adesso dobbiamo sperare che finisca presto, come nella precedente occasione. Devo dire che questa è anche peggio, perché si circonda di incapaci, affidando loro ruoli importanti e cruciali.
 
 
#5 Azzeccacarbugli! 2014-01-29 22:04
Ad interpretare il TULPS con tale isterico rigore, ad ogni organizzatore basterà invocare l'art. 23 del TULPS che prevede lo scioglimento dell'assemblea tramite triplice distinte formali intimazioni procedute ogni volta da uno squillo di tromba. Quindi che PL e CC si procurassero la tromba di ordinanza, l'art. 23 parla chiaro: "tromba", non fischietto ne pistola.
 
 
#4 Un genio 2014-01-29 21:48
Bene, ma per i falò da tenere su suolo pubblico, tipo quello in piazza? Suppongo che nel copia ed incolla il dr. Giannetta e i marescialli del destino si sono dimenticato l'autorizzazion e per l'occupazione di suolo pubblico.
Sono curioso di vedere la documentazione presentata dal Comitato Festa di S. Sabino.
Manco 'no copia e 'ncolla, manco 'no copia e 'ncolla!
 
 
#3 riccardo 2014-01-29 15:44
Pensare al Falo' ... mi fa ritornare Bambino ... Pensare a comprare due marche da bollo da 16 euro mi fa pensare che siamo alla frutta ... Atripalda ormai e' allo sfascio ... tra qualche anno se si continua di questo passo saremo l'UNICA Cittadina al MONDO a Pagare anche l'aria ... !!! Legna Certificata ... tre firme x garantire la giusta accensione del Falo' ... IO farei un'ulteriore domanda in ( Bollo ) s'intende x avere in ogni Falo' ... la Botte dei Vigili del Fuoco ... non si sa mai ... Carissimo San Sabino ... Perdonali ... in Onore e ... nel Ricordo della Tua Morte ... ci vonno troppi soldi x Organizzare un Falo' ...
 
 
#2 mafalda 2014-01-29 12:57
Meno male che hanno preso il nuovo comandante, sennó chi ci pensava al gravissimo inquinamento ambientale prodotto dai focaroni di san sabino.
 
 
#1 Federico 2014-01-29 11:29
I falò di San Sabino sono uno dei ricordi più belli della mia infanzia Atripaldese,son o sempre andato con mio padre a raccogliere le fascine che i contadini ti donavano,ho sempre visto le persone aggregarsi condividendo il cibo portato da casa,tutta roba genuina che si aveva il piacere di condividere con vicini di casa e passanti occasionali..ca pisco le regole sui materiali bruciati ma il resto mi sembra solo un eccesso di petulanza che ucciderà questa splendida tradizione capace di aggregare giovani adulti e anziani