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La frana di Cerzete fa ancora più paura

Un costone lungo oltre venti metri si è staccato dalla parete ed ha spaccato il muro di sostegno, rendendo vani i lavori sin qui fatti

Il muro di sostegno ha ceduto (foto Antonio Cucciniello)

La frana di via Provinciale Cerzete si è allargata. Nei giorni scorsi, infatti, è crollato il muro di contenimento che reggeva il terreno sovrastante la strada e si è staccato un costone lungo circa venti metri. Ciò che temeva il sindaco Spagnuolo si è verificato. Solo due mesi fa il primo cittadino aveva incontrato in Prefettura i responsabili della Provincia (responsabile della strada) e dell’Ato (responsabile della realizzazione della fognatura) per sollecitare un intervento urgente a distanza di otto mesi dalla prima frana verificatasi nel marzo dello scorso anno. In realtà i lavori erano partiti, forse troppo tardi per evitare che la situazione peggiorasse.

«La frana si è canalizzata verso monte - afferma il presidente de “La Verde Collina”, Vitantonio Panarella - e nonostante il consolidamento fosse finalmente iniziato non è stato sufficiente ad evitare che crollasse il muro. A questo punto credo che l’intervento vada ripensato e realizzato in maniera ancor più incisiva. Prima del crollo i tecnici ci avevano assicurato che entro un paio di mesi la strada sarebbe stata riaperta, adesso temo che forse bisognerà aspettarne molti di più». L’ulteriore cedimento, inoltre, ha nuovamente troncato il tubo provvisorio che fungeva da fognatura, per cui tutti i liquami si stanno riversando nel terreno. Sembra di capire che il “problema” sia la presenza di molta acqua nel sottosuolo che fa sì che lo strato superficiale di argilla tenti di “scivolare” lungo il sottostrato roccioso.

E quello della frana non è l’unico punto in cui il fenomeno si è manifestato: «Un paio di mesi fa - prosegue il presidente - ho indirizzato una lettera al sindaco per segnalargli che lungo la bretella comunale che taglia via Provinciale Cerzete si è manifestato un cedimento del terreno di circa venti centimetri. Quella stradina è di proprietà del Comune, quindi tocca all’Ufficio tecnico provvedere, ma ancora non si è visto nessuno: vogliamo aspettare che crolli tutto? Noi, comunque, non molliamo e nonostante le continue delusioni continueremo a vigilare e a sollecitare l’Amministrazione comunale affinché intervenga. Alcune sere fa abbiamo anche posto, al consigliere delegato ai tributi, il problema della tassa sui rifiuti, troppo alta per noi che abitiamo lontani dal centro e, quindi, che non usufruiamo di una serie di servizi. E poi c’è il parco pubblico abbandonato a sé stesso che davvero ci spezza il cuore».

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Commenti  

 
#2 Provolone 2014-02-06 14:03
Avete visto quanto il prefetto ha dato retta a questa amministrazione . Non li considera più nessuno.
 
 
#1 Ma ruzzola 2014-02-06 13:47
Deve prima succedere il disastro e poi si cercheranno i colpevoli, come pure bisogna aggiungere che le caditoie che stanno per atripalda sono quasi tutte otturate e se farà un poco di acqua in più, ne vedremo delle belle.