Mercoledì, 01 Gen 25

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Parcheggi, la cooperativa attende la decisione del TAR

A giorni i giudici si esprimeranno sul ricorso contro la sospensione dell’appalto. Intanto, l’Inps e l’Inail hanno certificato la regolarità dei contributi e il presidente Capaldo passa al contrattacco: «Perché il Comune non ci dà i soldi di febbraio? E perché finora abbiamo pagato solo noi?»

I parcheggiatori attendono la propria sorte

E’ molto probabile che fra qualche giorno i soci-lavoratori della cooperativa “Punto lavoro” torneranno ad occuparsi della gestione del parcheggio a pagamento e del parcheggio sottostante la villa comunale. Ne è convinto l’avv. Gennaro D’Avanzo di Avellino, incaricato dal presidente Antonio Capaldo: «Il TAR di Salerno dovrebbe decidere nei prossimi giorni - anticipa il legale - la richiesta di sospensiva che abbiamo presentato rispetto ai due atti, ovvero l’ordinanza del Comandante dei Vigili e la nota settoriale dell’Ingegnere capo, coi quali improvvisamente è stato tolto il lavoro ai miei assistiti. E non a caso ho parlato di nota settoriale e non di ordinanza nel caso dell’Ingegnere capo perché una vera e propria convenzione per la gestione del parcheggio sottostante la villa non è mai stata firmata». In altre parole, sembra di trovarsi di fronte al paradosso che sia stato sospeso un servizio mai affidato. Ma i paradossi non sarebbero finiti qui se è vero che la cooperativa si è vista anche negata la propria parte (55%) degli incassi della vendita dei grattini relativa al mese di febbraio, di un periodo, cioè, antecedente alla sospensione del servizio (27 febbraio). Tuttavia, l’aspetto ancor più curioso riguarda proprio la sospensione dell’intero appalto in seguito agli accertamenti effettuati dalla Direzione provinciale del lavoro e la relativa contestazione di contributi previdenziali non versati per circa 134mila euro a carico della cooperativa. Infatti, stando al Durc rilasciato dall’Inps e dall’Inail il 24 marzo scorso, sia il versamento dei premi che degli accessori è regolare e, dunque, ancora non si comprende bene, aldilà dell’esito della eventuale controversia con il Ministero del lavoro sulla regolarità della corresponsione dei salari, perché sia stata assunta la decisione di sospendere l’appalto.

«Dall’immaginazione ai fatti - si legge in una nota di commento diramata dal presidente della cooperativa, Antonio Capaldo -: ancora una volta il Durc, documento di regolarità contributiva rilasciato dall’Inps ed dall'Inail alla Cooperativa Punto lavoro, è regolare. Ma da notare che tale richiesta è stata fatta dal Comune solo in data 24 marzo 2014, successivamente all’ordinanza di sospensione. E dire che questo è stato il motivo di sospensione, nonché motivo di non aver effettuato nemmeno il pagamento per il lavoro svolto nel mese di febbraio 2014 fino alla data di sospensione. Alla luce di tutto ciò, è evidente ancora una volta come a pagare sia la brava gente che cerca di rimboccarsi le maniche per andare avanti e soprattutto in questo momento difficile. Fino ad ora le conseguenze le abbiamo pagate solo noi, sia moralmente che economicamente, ma pensiamo che sia arrivato il momento che ognuno si assuma la propria responsabilità e che a pagare siano tutti. Eppure noi abbiamo cercato di mantenere l’impegno assunto, garantendo il servizio, pur tra tante difficoltà - conclude la nota - che abbiamo sempre fatto presente sia verbalmente che per iscritto».

Nel frattempo, la giunta comunale ha deciso di resistere nei giudizi promossi dalla cooperativa davanti al TAR ed il sindaco ha conferito l’incarico di rappresentare il Comune all’avv. Silvio Garofalo, lo stesso incaricato di seguire il contenzioso con la Ingino Spa.

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Commenti  

 
#9 pippa 2014-04-12 19:34
x Antonello
La Procura è gia ad Atripalda per la rotatoria di via Appia.........d ai tempo al tempo ....Al Comune credono che certe cose possono succedere solo ad altri....Il"Com andante" Giannetta oltre a non [...] dovrebbe prendere la laurea della vita...
 
 
#8 paola 2014-04-05 19:38
SE QUESTO PUO' RISOLLEVARVI IL MORALE SAPPIATE CHE SIETE NEL CUORE DI MOLTI ATRIPALDESI CHE VI VOGLIONO BENE.
 
 
#7 Cittadino atripaldes 2014-04-05 11:35
Se avete ragione, fatevi valere e forte pure, senza pietà.
 
 
#6 angela 2014-04-03 14:55
ma quale solidarieta' cercate dall'amministra zione comunale se quello che vi è successo è partito propio da loro?, le promesse che hanno fatto in campagna elettorale le devono mantenere. I PATTI SO' PATTI.
 
 
#5 mario 2014-04-03 13:08
perche' abbiamo un sindaco ad atripalda?
 
 
#4 carmo 2014-04-03 11:21
Al COMUNE non capiscono un tubo:-> by amico
 
 
#3 La Politica 2014-04-02 22:37
Un bravo politico effettua scelte nell'interesse dei suoi cittadini, che sono poi anche utenti ma soprattutto elettori. Ne coglie gli umori, i desiderata (così li chiamano i nuovi manager). Come fa a non capire il sindaco (e la sua giunta) che la storia dei parcheggiatori ha colpito tutto il paese, trattandosi di una manifestazione muscolare esibita contro i deboli. Come fanno i nostri amministratori a non accorgersi che la cittá tiene alla sorte di questi concittadini, pur nel rispetto delle regole. Quel capitolato non sta in piedi, quei poveri ragazzi sono stati mandati in strada a sbarcare il lunario, senza garanzie e senza scelta. Adesso li hanno privati anche della dignità del lavoro, mettendoli ancora una volta, spalle al muro. I nostri amministratori stanno rincorrendo le strampalate ipotesi dei capi settore (che non hanno saputo costruire un capitolato degno di questo nome), invece di ascoltare la coscienza, o semplicemente il cuore. I tecnicismi portano sempre su un binario morto, ed un sindaco con ambizioni politiche dovrebbe intuirlo. Soprattutto dovrebbe ascoltare la gente ed il suo cuore, dando una speranza a quei ragazzi
 
 
#2 antonio 2014-04-02 18:49
L AMMINISTRAZIONE COMUNALE , LA GIUNTA , IL SEGRETARIO COMUNALE E IL COMANDANTE DEI VIGILI SI PRENDANO LE PROPRIE RESPONSABILITA . SI POTEVA ASPETTARE LA RISPOSTA DELL INPS ............... ............... ............... ............... ..
 
 
#1 Antonello 2014-04-02 18:25
Presidente Capaldo,
se effettivamente hai ragione,fai valere i tuoi diritti in Procura.