Per 14 anni si è occupata del Diurno in Piazza, ma da sette mesi è senza un’occupazione e l’ex gestore le deve ancora 2.500 euro
Ormai non riesce più ad andare avanti e dopo aver chiesto più volte aiuto a tutti quelli che potevano darle una mano ha deciso di sfogarsi pubblicamente: Immacolata Cesa, 60 anni, da oltre sette mesi ha perso il lavoro dopo l’intervento della Direzione provinciale del lavoro e dell’Amministrazione comunale insieme a tutti i soci della cooperativa “Punto Lavoro” che gestiva il parcheggio pubblico e la villa comunale. La donna si occupava, come faceva da 14 anni a questa parte su incarico delle varie gestioni che si sono succedute, del Diurno nella seconda traversa di via Dogana Nuova, racimolando i soldi che le servivano per crescere da vedova due figli. E oggi non solo è rimasta senza lavoro, ma deve ancora riscuotere circa 2.500 euro dalla precedente ditta convenzionata col Comune per sette mensilità non corrisposte fra il 2012 ed il 2013: «Se in questi giorni nessuno mi contatterà andrò per le vie legali - si sfoga la signora Immacolata - perché ho assolutamente bisogno di quei soldi visto che non so come sfamarmi e pagare le bollette di casa. Fino a quando ho potuto mi sono arrangiata facendo le pulizie a casa di qualche amica in cambio di pochi euro, ma la crisi sta colpendo tutti e ormai quasi nessuno spende più soldi per farsi aiutare in casa».
A chi si è rivolta finora?
«Ho chiesto ripetutamente al sindaco e a qualche assessore di farmi anticipare i soldi dal Comune oppure di aiutarmi a farmeli dare dall’ex gestore, ma non è servito a niente».
Cosa le hanno risposto?
«Che non era di competenza loro, ma mi chiedo: visto che venivano gestiti beni comunali avrebbero dovuto esercitare i controlli sulla regolarità retributiva oppure no? Io credo che avrebbero dovuto farlo e, disperata come sono, andrò da un avvocato per farmi tutelare nelle sedi opportune».
Nessuno le ha dato speranze?
«Il sindaco mi aveva promesso di trovarmi un altro posto di lavoro e non lo ha fatto. Poi ha detto che farà di tutto per farmi assumere dalla ditta che vincerà la gara d’appalto per la gestione dei parcometri, ma non posso aspettare tutto questo tempo perché non so cosa mettere a tavola oggi, non domani…».
Nel frattempo il Comune non potrebbe aiutarla con un piccolo sussidio?
«L’ultimo contributo di 200 euro l’ho ricevuto nel 2012 e da allora più nulla perché siccome mio figlio guadagna qualcosa col sul lavoro non ne ho diritto: ma non voglio il sussidio, voglio i miei soldi, quelli che ho guadagnato lavorando onestamente per conto del Comune anche se attraverso una ditta privata. E non possono lavarsene le mani…».
La cooperativa “Punto lavoro” le deve qualcosa?
«No, ho avuto tutto ciò che mi spettava. E mi dispiace anche per loro».
Commenti
Mamma mia che guaio abbiamo fatto.
Quelli sono veri amministratori.