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La Dogana dei Grani sarà restituita al Comune

Indiscrezioni confermate: il direttore regionale dei beni culturali lo ha ufficialmente comunicato al sindaco. La “riconsegna delle chiavi” probabilmente già a gennaio

La convenzione sarebbe scaduta fra dieci anni

Ormai è ufficiale: la Sovrintendenza ai Bsae (Beni Storici Artistici Etnoantropologici) di Salerno e Avellino rescinderà il contratto di comodato d’uso gratuito della Dogana dei grani dieci anni prima della scadenza naturale. La comunicazione è stata data al sindaco Paolo Spagnuolo direttamente da Gregorio Angelini, direttore regionale dei Beni culturali della Campania, nel corso di un incontro svoltosi presso la Dogana. Restano solo da definire tempi e modalità, ma la notizia che circolava da alcuni mesi ha assunto ormai il carattere dell’ufficialità.

A quanto pare, ma quinsiamo nel campo delle indiscrezioni, l’ultimo giorno di apertura della struttura sotto la gestione della Sovrintendenza sarà il 31 dicembre, data entro la quale sarà possibile ancora fruire degli spazi per mostre o iniziative culturali. Con il nuovo anno, invece, dovrebbe cominciare il trasferimento, che si annuncia lungo e costoso, dei reperti e delle opere presso altre sedi, fra cui l’ex carcere borbonico di Avellino ed i locali sottostanti l’edificio scolastico di via Manfredi oppure restituite alle chiese di provenienza.

Anche gli 11 dipendenti del Ministero dei beni culturali in servizio presso la Dogana già sono stati informati che saranno trasferiti ad altre sedi come Avellino, Benevento e Mirabella Eclano. E’ molto probabile, poi, che la parte anteriore della struttura, ovvero quella che ospita l’Ufficio Informagiovani e l’Antiquarium, resterà accessibile perché non rientra nella convenzione stipulata vent’anni fa quando la Sovrintendenza, a fronte degli interventi di ristrutturazione dell’ottocentesco edificio danneggiato dal terremoto, ne ottenne il comodato d’uso gratuito trentennale.

Restano da definire, ancora, le condizioni in cui la Dogana sarà restituita al Comune, cioè quali interventi la Sovrintendenza immagina di realizzare prima di “riconsegnare le chiavi”. Alcuni mesi fa una ispezione disposta dal Ministero del Tesoro evidenziò la necessità di una serie di interventi urgenti per circa 500mila euro, in particolare di adeguamento alle norme sulla sicurezza (impianto elettrico ed antincendio) e di rifacimento sia della copertura che delle facciate e, dunque, è lecito supporre che almeno i lavori di “manutenzione ordinaria” dovrebbero essere garantiti. Ma pare che proprio di questo si sia discusso durante l’incontro fra il reggente ministeriale ed il primo cittadino.

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Commenti  

 
#2 silvano 2014-10-18 21:06
Adesso che venderanno il Centro Servizi, potranno ristrutturare la dogana, perchè con i soldi che prenderanno dalla casa farmaceutica potranno essere investiti solo per queste operazioni non per il bilancio.
 
 
#1 lupo alberto 2014-10-18 19:06
Chi vuole scommettere con me che da quando ritornerà in carico al comune la dogana avrà finito di "vivere"?