Ai funerali del dirigente scolastico una folla mai vista prima: la città si è fermata per stringersi intorno alla famiglia
Mai viste tante persone in lacrime ad un funerale, mai vista tanta gente, mai visti tanti bambini, mai vista tanta sincera commozione: la chiesa madre di Atripalda ha fatto fatica ieri mattina contenere la folla che ha voluto salutare per l’ultima volta Elio Parziale, il 62enne dirigente scolastico spentosi domenica sera a causa di un infarto.
Erano almeno mille persone quelle che hanno stretto in un forte abbraccio la famiglia e accompagnato con un lungo applauso il feretro che lasciava la chiesa di Sant’Ippolisto martire nel centro storico di Atripalda per essere trasportato nel cimitero cittadino.
Nessuno dei familiari, fra gli amici, i colleghi di lavoro e gli studenti dell’istituto comprensivo “De Amicis - Masi” ha dato l’impressione di riuscire ad accettare la morte del “direttore” Parziale, una figura insostituibile e amata da tutti. Occhi gonfi di dolore, parole appena sussurrate, ma soprattutto sguardi quasi assenti, di incredulità, forse anche di rabbia per il destino che ha sottratto alla vita un uomo nel pieno della sua maturità umana e professionale. Tutti gli strati sociali della città si sono ritrovati in chiesa a piangere un educatore che da ben 23 anni dirigeva la “De Amicis”, da due anni accorpata alla media “Masi”: circa 1.300 studenti di ogni ordine avevano come riferimento finale la figura del dirigente unico. Forse un peso eccessivo per una sola persona, una condizione dettata a livello regionale da ragioni di contenimento dei costi che il “direttore” Parziale aveva sempre criticato, ma che, allo stesso tempo, aveva accettato con grande spirito di servizio e soprattutto per amore della sua città. E la sua città ieri mattina ha risposto come meglio non poteva: la gente era talmente tanta al punto che il rito delle condoglianze alla fine della santa messa era impossibile da praticare.
Istituzioni civili e militari, con il sindaco Spagnuolo, il suo vice Tuccia, gli assessori ed i consiglieri comunali, di maggioranza di opposizione, di oggi e di ieri, il comandante della stazione dei carabinieri Cucciniello ed il suo vice Sullutrone, l’ex comandante della Polizia municipale Giannetta, l’on. De Simone e magari tanti altri che non è stato possibile scorgere nella folla che ha riempito ogni spazio, ogni angolo, togliendo il respiro, gonfiando il cuore, aumentando il dolore. Ed all’esterno della basilica striscioni e palloncini colorati ad attendere la bara per esprimere con gesti semplici la vicinanza e la gratitudine verso una persona che come molti hanno sottolineato durante l’omelia ha saputo coniugare egregiamente l’inflessibilità del dirigente con la dolcezza del padre, entrando nel cuore di tutti coloro i quali lo hanno conosciuto.
Atripalda ieri si è fermata in segno di lutto e di rispetto, le bandiere sulla facciata del Municipio erano a mezz’asta sin dal primo mattino e le attività commerciali avevano la serranda semiabbassata, soprattutto quelle affacciate sul percorso che divide l’abitazione di via Scandone, situata nella parte alta di via Appia, quasi al confine con Avellino, dal centro storico, cioè lungo il tratto di strada che il corteo funebre ha affrontato ieri mattina accompagnando il feretro in chiesa. E davanti alla scuola di via Roma, al passaggio del carro, una rappresentanza dei bambini della scuola dell’infanzia ha atteso il “direttore” per salutarlo con palloncini colorati. E su richiesta della famiglia Parziale da domani la ricerca contro il cancro avrà da Atripalda più forza grazie alle donazioni di tutte le famiglie degli alunni.
Il video dei funerali (riprese di Pino Battista)
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