Opinioni a confronto: commercianti, amministratori e imprenditori cittadini non la pensano esattamente allo stesso modo su giostre, casette in legno e cartellone degli eventi
“Nato Natale ’nziem”, questo il titolo dato al cartellone degli eventi natalizi organizzati dall’Amministrazione comunale insieme alle associazioni cittadine ed ai commercianti. Con lo svolgimento del presepe vivente e l’inaugurazione della collettiva di artisti in Dogana, il programma può dirsi esaurito e, dunque, giudicabile a consuntivo. Ma se è stato oppure no “nato Natale ’nziem”, come spesso accade in queste circostanze, è difficile da capire raccogliendo le testimonianze di addetti ai lavori e osservatori privilegiati.
«Il bilancio complessivo è soddisfacente - ha dichiarato Generoso Sole, commerciante di via Roma -, soprattutto per quanto riguarda gli eventi organizzati direttamente da noi commercianti come la “serata longa” del 14 dicembre. La serata precedente, invece, organizzata su altre strade, è andata meno bene e certamente, in futuro, bisognerà ripensare all’evento in chiave diversa. Per il resto non possiamo lamentarci, soprattutto se pensiamo che tutto è nato in quindici giorni: la piazza, con la ruota panoramica e le casette, ha offerto un bel colpo d’occhio; le luminarie omogenee sono state importanti perché hanno donato un’aria di festa a tutta la città e la percentuale di adesione dei commercianti al versamento del contributo di 50 euro pro capite è stata molto alta. A mio parere la sinergia fra Amministrazione e commercianti ha funzionato, per il futuro bisognerà partire un po’ prima, potendo contare magari sulla presenza di una associazione di commercianti, esigenza di cui si avverte la necessità».
Meno positivo, invece, il giudizio di Massimiliano Del Mauro, espresso nella doppia veste di consigliere comunale di minoranza e ottico: «Peggio non poteva andare - esordisce l’esponente di Forza Italia -, quella delle giostre è stata un’idea quantomeno infelice, che nulla ha aggiunto e forse qualcosa ha tolto alla piazza, quantomeno il piacere di fare una passeggiata. Le casette in legno, invece, andavano studiate per tempo e caratterizzate meglio, in grado di attrarre e creare indotto. Invece è stato un insuccesso pazzesco. E mi riservo ulteriori considerazioni quando avrò visto i conti, cioè quanto è stato speso e quanto è stato incassato. Per il resto, non credo che l’insieme delle iniziative possa essere definito un cartellone natalizio, e se c’era francamente non credo che qualcuno se ne sia accorto. Ho notato che tutti cercano di apparire in qualche modo, ma senza idee e con tanta improvvisazione. Ma, ormai, stiamo perdendo anche l’abitudine a lamentarci perché c’è tanta tanta rassegnazione».
Nonostante ripetuti tentativi, non siamo riusciti, invece, a registrare il commento del consigliere delegato al commercio ed al turismo Flavio Pascarosa, il quale, però, al settimanale “Abellinum” ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Per la ruota panoramica e le casette ci riteniamo moderatamente soddisfatti, un esperimento che va ripetuto e perfezionato per l’anno prossimo, con l’auspicio che il barometro delle condizioni economiche generali volga finalmente al sereno. Un grazie di cuore al prof. Rino Bilotto ed AssoApi per la generosa disponibilità dimostrata mettendo a disposizione gratuitamente le casette. La partecipazione agli eventi è stata davvero straordinaria, in particolare modo a quelli che hanno coinvolti i bambini ed i loro genitori».
Meno contento, invece, Gerardo Iannaccone, già presidente di Associa, l’associazione dei commercianti e degli artigiani di Atripalda: «Ho sempre sostenuto che le iniziative per il commercio fanno pensate ed organizzate dai commercianti - ha esordito l’imprenditore - perché gli amministratori comunali non sempre riescono a farlo. E per questa ragione mi sono sottratto all’organizzazione quando ho capito che non saremmo stati accontentati. In ogni caso, per giudicare un evento è necessario sapere quanto è costato, soprattutto quando a pagare sono i cittadini. Fra manodopera esterna, energia elettrica e diritti alla Siae, le giostre e le casette di legno sono costate non meno di 5mila euro, più di ciò che si dovrebbe incassare dalla tassa di occupazione del suolo pubblico. Quando avremo dati più precisi potremo anche aggiungere altro. Il risultato in termini commerciali credo sia evidente a tutti: un flop. Soldi buttati e pessima immagine. Non c’era un tema, una idea, le casette erano più adatte a contenere attrezzi da giardino che ad ospitare attività commerciali ed erano anche posizionate male. E la ruota panoramica non credo che offrisse un bel panorama… In generale credo che le uniche manifestazioni riuscite siano state la mostra di presepi della Pro Loco ed il presepe vivente di Adelpa, il resto è stato fatto per accontentare un po’ tutti senza premiare le iniziative più meritorie».
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