Disagi su viabilità e parcheggi per circa una settimana. I palazzi privi di scarichi regolari stanno cominciando ad effettuare gli interventi dopo che si sono evidenziati livelli preoccupanti di di inquinamento del Sabato. La città, comunque, è ormai piena di buche causate da perdite di acqua

Il fabbricato ubicato a via Roma, all’altezza del civico 100, per una settimana sarà interessato da lavori straordinari alla rete fognaria. Per questa ragione, infatti, è stata emessa dal responsabile della Polizia Municipale, Enrico Reppucci, una ordinanza di divieto di sosta, dalle ore 7:00 alle ore 17:00, su ambo i lati della strada, dal civico 135 al civico 175. Il problema da risolvere consiste nell’incanalare correttamente la fognatura del palazzo nella condotta comunale per evitare che possa sfociare nelle tubazioni dell’acqua piovana ed arrivare fino al fiume. I lavori sono impegnativi anche perché non potendo chiudere al traffico via Roma, ma al massimo istituire un senso unico alternato, l’intervento sarà effettuato a tratti, compreso il previsto attraversamento della sede stradale.

I commercianti che lavorano in via Roma sono piuttosto preoccupati perché temono una ricaduta negativa sulla propria attività anche se sembra che la previsione di una settimana sia stata fatta in maniera molto prudenziale. Ma anche per altri palazzi, dove sicuramente esistono problemi di fognature, si stanno valutando i lavori che sarà necessario fare, in particolare lungo via Gramsci e nel centro storico. Soltanto in un secondo momento, infatti, sarà possibile procedere alle videoispezioni per individuare tutte le altre irregolarità, non prima di aver emesso sia le contestazioni che le relative sanzioni agli amministratori di condominio dei fabbricati irregolari. L’amministrazione comunale, infatti, sta valutando una serie di preventivi pervenuti da parte di ditte specializzate nella video ispezioni fognaria, ma prima di assumere qualsiasi impegno ha necessità di aspettare che tutti gli interventi previsti siano stati quantomeno programmati.

E’ partita, insomma, la fase di “disinquinamento” del fiume Sabato. Dopo i controlli di Carabinieri e Arpac che hanno fatto emergere la presenza di scarichi domestici nelle acque fluviali, un po’ alla volta le abitazioni che non sono dotate di una netta separazione fra fogna nera e fogna bianca, su sollecitazione dell’ufficio tecnico e dell’amministrazione comunale, stanno cominciando a mettersi in regola. Finora già tre condomini hanno provveduto ad eseguire i lavori necessari ad un corretto smaltimento degli scarichi domestici.

Così come è ancora allarmante la situazione in contrada Fellitto dove proprio domenica scorsa, a causa delle forti piogge, la vasca di raccolta delle acque nere, dove confluiscono anche molte pluviali, è più volte è stata sul punto di saltare ed è stato necessario l’intervento e la presenza costante dell’ufficio tecnico per gran parte della giornata. Eppure è da almeno quattro mesi che i residenti della zona sono stati invitati ad effettuare i lavori di separazione delle fognature ma finora non si sono ancora visti risultati. Nei prossimi giorni è molto probabile che saranno emesse formali contestazioni per poi passare alle sanzioni.

In questi giorni, però, a far aumentare la preoccupazione generale sono le tubature dell’Alto Calore che stanno cedendo in più punti. In tutta la città si contano quasi una mezza dozzina di rotture, alcune anche molto grosse e profonde come quella lungo via Manfredi nei pressi del cimitero e dello svincolo superstradale, in punti particolarmente critici. Anche la perdita più volte segnalata lungo via Roma, all’altezza dell’edificio scolastico, è stata riparata ma la situazione è addirittura peggiorata perché non si è risolto nulla. E ancora un’altra perdita è visibile lungo la strada nei pressi della scuola media “Masi”. Insomma, Atripalda, da qualche tempo a questa parte, sembra una groviera. E, inoltre, anche le tracce sull’asfalto lasciate dalla ditta incaricata di interrare i cavi in fibra ottica per aumentare la velocità nelle comunicazioni, lasciano molto a desiderare, al punto che l’Amministrazione ha formalmente diffidato la Telecom perché i lavori non sarebbero stati eseguiti correttamente.