Un ristretto gruppo di lavoro sarebbe pronto ad affiancare don Enzo De Stefano
Più che un comitato festa sarà un ristretto gruppo di collaboratori di don Enzo: è questa l’ipotesi che sta circolando con una certa insistenza per l’organizzazione delle future festività patronali. Nessuno si è fatto ufficialmente avanti e anche l’ultimo appello del parroco è rimasto praticamente inascoltato. Il prelato ha esortato i fedeli ad impegnarsi per salvare la tradizione dei festeggiamenti patronali, ma nessuno ha accettato l’invito. Solo l’impegno di un gruppo di persone che facevano parte del vecchio comitato ha evitato che San Sabino di febbraio venisse festeggiato in tono minore. Ma da quel giorno niente è cambiato.
Don Enzo pare ne abbia anche parlato col sindaco Spagnuolo, per giungere insieme alla conclusione che se davvero nessuno dovesse farsi avanti sarà l’Amministrazione comunale a farsi carico dei festeggiamenti civili lasciando alla parrocchia quelli religiosi. Ed il primo cittadino avrebbe già dato una disponibilità di massima ad organizzare la festa di settembre a patto che si cominci a pensarla con largo anticipo, indicando in Fabiola Scioscia, Flavio Pascarosa e Raffaele Barbarisi i consiglieri, coordinati da Antonio Acerra, ai quali don Enzo farà riferimento per concordare il programma ed evitare sovrapposizioni fra quello religioso e quello civile.
Dunque, se nessuno davvero si farà avanti per raccogliere l’eredità del comitato festa San Sabino sarà ancora una volta l’Amministrazione comunale ad organizzare i festeggiamenti. Tuttavia, può anche darsi che non ce ne sarà bisogno perché almeno tre persone hanno già fatto sapere a don Enzo che sono disposti ad affiancarlo. Anna De Maio, Carmine Pesca e Paolo Maffeo sono pronti ad offrire la propria disponibilità, chi per gestire la cassa, chi per pensare al programma e chi per preparare la chiesa. Non un vero e proprio comitato, dunque, ma un ristretto gruppo di collaboratori del parroco, ai quali con ogni probabilità se ne affiancheranno altri sotto data se sarà necessario. Almeno questa è l’intenzione e l’ultima parola spetta a don Enzo.
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In relazione all’articolo sul Sabato online, a sua firma, pubblicato il 14 marzo 2015, sul nuovo comitato di San Sabino mi corre l’obbligo precisare che personalmente nell’incontro avuto con Don Enzo De Stefano, ho semplicemente ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale a ripetere l’esperienza dello scorso anno, qualora nel frattempo non si costituisca un nuovo comitato. Nessun consigliere comunale, né tantomeno persone vicine all’amministrazione sono state da me indicate per seguire l’organizzazione dei festeggiamenti civili in onore del Santo Patrono. La notizia appare, quindi, frutto della sua ennesima invenzione giornalistica, tesa semplicemente a creare confusione e non a fornire una corretta informazione.
Paolo Spagnuolo
Il sindaco, nel confermare la notizia, cioè l’incontro col parroco per discutere del futuro dei festeggiamenti in onore di San Sabino, un argomento degno di interesse giornalistico, fornisce una precisazione, di cui prendo volentieri atto dopo aver già fatto lo stesso con Antonio Acerra nella sezione dei commenti. Il contenuto del colloquio, evidentemente riservato, riportato nell’articolo, scritto utilizzando il condizionale, non può ovviamente che essere il frutto di indiscrezioni, che personalmente ho ritenuto fondate, sia per l’autorevolezza della fonte, sia per la forte attendibilità visto che i consiglieri citati si sono già impegnati in prima persona nell’organizzazione dei festeggiamenti dello scorso anno. Tuttavia, non avrei nulla da eccepire se si trattasse solo di questo, può capitare a tutti di commettere un errore di valutazione. Nessuna invenzione, però, né in questa circostanza, né in altre, il sindaco può stare tranquillo perché la mia etica professionale me lo impedisce. E quella che forse il primo cittadino scambia per confusione è in realtà attenzione, dibattito, partecipazione, generati dall’opinione pubblica quando viene sollecitata.
Gianluca Roccasecca
Commenti
1 Tonino e di Atripalda e vivi qui o no?
2 Tonino che carica ricopre in questa communita'?
Perché qualche cittadino può anche infastidirsi vedendolo scendere dalla collina e vestirsi di ruolo che non gli compete.
Premetto che come persona la stimo molto però ultimamente non è che ti stia comportando tanto bene e non perché sei vicino al Sindaco ma per il modo di porti con le persone.
Toni' sient a me scinni ra coppa o cirasiello e comportati come sempre umile e discreto.
Tonino Acerra è persona autentica, come pochi, in questa città. Quando ero bambino, una quarantina di anni fa, lui era già impegnato socialmente, in favore della collettività. Aveva una polisportiva (Libertas) e ci portava a giocare per tutta la provincia a fare gare di atletica o a giocare a pallavolo, calcio, pingpong. . E' una persona perbene che non merita i commentucci sarcastici. Tonino Acerra è una delle poche persone che ha fatto politica ad Atripalda senza averne un tornaconto personale, investendo tempo, professionalità e danaro, a servizio dei cittadini. Chi non lo conosce faccia silenzio. Ma chi lo conosce, come me, deve ristabilire la verità.
buon lavoro