Domenica, 29 Dic 24

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San Sabino fra processione e santa manna

Dopo la messa delle 11 la statua del Patrono farà il giro della città

Il falò in Piazza di lunedì sera

La magìa della devozione popolare e religiosa si ripete anche quest’anno con l’appuntamento invernale della festa di San Sabino, vescovo di Abellinum, martire e patrono di Atripalda. Il 9 febbraio, data della nascita del Santo, culmina il periodo dei festeggiamenti religiosi, iniziati sin dal 1 febbraio, con la santa messa e la distribuzione della Santa Manna. Le celebrazioni eucaristiche si svolgeranno presso la chiesa di Sant’Ippolisto in mattinata alle 6.30, alle 8.30, alle 9.30 e poi alle 11.00. Quest’ultima sarà celebrata dal Vescovo della Diocesi di Avellino Francesco Marino e ad essa seguirà la processione lungo le strade della città alle ore 12.30.

Nel pomeriggio, invece, don Enzo De Stefano celebrerà la santa messa alle ore 17.30 a cui seguirà la distribuzione della Santa Manna.

Non bisogna però dimenticare la tradizionale usanza dei Falò dell’8 febbraio che, sulla scia del culto tradizionale della luce, preparano gli abitanti all’arrivo della festa: fuochi accesi dai cittadini in ogni zona di Atripalda, da piazza Sparavigna a contrada Alvanite, da contrada Cerzete, via Fiume, via Aversa e via Pianodardine a via San Nicola e soprattutto in piazza Umberto I. L’accensione di quest’ultimo, primo e più importante, avverrà lunedì 8 gennaio alle ore 19. 30 per mezzo (come da tradizione) degli operai del Comune, dando il via ad una serata di festa e socialità.

Da quest’anno però c’è una novità relativa ai falò. A seguito del decesso di un pensionato grottese, avvenuto durante i falò dell’Immacolata del 2009 a causa della caduta del tronco d’albero posto al centro della pira, il Sindaco e l’ufficio tecnico hanno stabilito assieme al maresciallo dei Carabinieri di Atripalda che ogni pira dovrà essere autorizzata dal Comune.

Per motivi di ordine pubblico e di sicurezza, dunque, si dovrà procedere all’identificazione di una sorta di “responsabile al falò” che potrà edificarlo o supervisionarne la composizione solo a seguito dell’autorizzazione ricevuta in risposta ad un’apposita richiesta.

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Commenti  

 
#2 Guest 2010-02-16 13:54
Caro direttore, sfido chiunque a dire che il falò di piazza Tempio Maggiore sia a scopo di lucro, oppure che sia stato negato un panino a qualcuno. Le faccio presente che parliamo di 450 salsicce e tante altre cose che tutti i presenti hanno gradito. Il guaio è che anche in questo non si perde occasione per attaccare il sindaco, sia da parte di qualche politico o da parte vostra. Il sindaco, cioè Aldo, è uno del comitato, forse è quello che alla spesa di tutto quello che si fa contribuisce meno degli altri, non dovete permettere di dire cose che non esistono, oppure mischiare la politica con il santo patrono. Caro direttore, la spesa di tutto ciò si accolla su due o tre persone e lei parla di fratellanza o di partecipazione, ma chi paga tutto ciò le posso assicurare non il SINDACO. Ma chi ha pagato qualcosa al falò di piazza Tempio Maggiore si faccia avanti. A parte Antonio, Enrico, Aldo, Vincenzo, Gelsomina, Adriana e il mitico professore con i suoi fagioli alla messicana. Ormai una cosa attesa da tutti, non dite eresie, ma principalmente non fate politica se queste cose.
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NdD – Rinviamo ogni ulteriore precisazione alla nota pervenutaci da parte del comitato organizzatore del falò di piazza Tempio Maggiore che sarà pubblicata sul prossimo numero de “il Sabato”.
 
 
#1 Guest 2010-02-12 23:09
Carissimo direttore, devo notare una mancanza sua o di chi le dà le informazioni, che vi è stato anche il falò a piazza GARIBALDI o a meglio dire sott’a ruana con tanto di salsicce e panini patate, vino e serata tutto a titolo gratuito. Se vi è stato da parte di persone richieste di danaro vi pregherei di far nome e cognome in modo tale da poter capire chi opera in modo del tutto gratuito e senza secondi fini nel nome delle tradizioni e chi invece non perde occasioni per i personali interessi. Distinti saluti.

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NdD - Nell'articolo apparso sul giornale in edicola (suppongo) non abbiamo fatto alcun riferimento al falò di Piazza Garibaldi, né ad altri in maniera specifica (tranne il passaggio relativo al cartello "panini riservati" apparso e scomparso in Piazza Tempio Maggiore), ma semplicemente alle lagnanze di molti cittadini che si sono sentiti chiedere soldi per i panini (2 euro). Anzi, in questa sede aggiungiamo di più: qualcuno si è addirittura spinto a dire che i soldi sarebbero stati chiesti “preventivament e”, ovvero prima di lunedì scorso, a mo’ di “prenotazione” dei panini. Prendiamo atto che a Piazza Garibaldi era tutto gratuito e speriamo che altrettanto ci facciano sapere gli organizzatori degli altri 17 falò. O, viceversa, che qualche cittadino confermi tutto. Cordiali saluti.