La città è stata catturata dal carisma del frate francescano giunto da lontano
C’è stata grande partecipazione, quest’anno più che mai, alle celebrazioni religiose in onore di San Sabino Vescovo e Martire. Atripalda ha festeggiato il Santo Patrono con la vivacità e la fraternità di sempre prendendo parte attivamente alle varie celebrazioni ed anche al tradizionale triduo. Don Enzo De Stefano, inoltre, è riuscito a trasmettere ai fedeli il senso e l’importanza del messaggio di santità attraverso una figura emblematica che ha catturato i cuori degli Atripaldesi: padre Francesco Pio è stato invitato dal parroco per celebrare e tenere le omelie del triduo. Il frate si è da subito rivelato portatore di un profondo messaggio che ha percorso i canali più vari. Le sue parole intime e semplici, vicine ad ogni presente, hanno riempito tutti di grande stupore ed ancor più il suo aspetto ha generato lo stesso effetto: padre Francesco Pio, infatti, cammina scalzo e indossa vesti di materiale grezzo cucite da lui stesso.
Originario di Pietralcina, Vincenzo (il suo vero nome) ha studiato presso l’università Federico II fino al momento in cui non ha deciso di dedicarsi, per una forte vocazione, alla vita monastica. È entrato nell’ordine dei Frati Francescani Minori ed ha intrapreso una vita di rinunce, povertà e penitenza. Seguendo il diretto insegnamento di San Francesco si è dedicato alle missioni nei paesi poveri, assistendo in particolare le genti della Colombia e, tornato in Italia per un breve periodo, ha visitato il suo convento in Sicilia, a Duogento, e poi si è fermato ad Atripalda su invito di Don Enzo. Ora è pronto per riprendere le sue missioni all’estero.
Una figura mistica ed emblematica che ha subito catturato l’attenzione per la sua somiglianza con il Santo di Pietralcina e per il volto colmo di una sofferenza che sembra non abbandonarlo mai. Il suo nome di religioso rispecchia la volontà di seguire due esempi massimi di santità e proprio in virtù di questo desiderio padre Francesco Pio ha abbandonato tutti i suoi averi vivendo e mangiando unicamente della carità della gente e spostandosi con passaggi e mezzi di fortuna. Un uomo, dunque, che con il suo mesto e umile carisma è riuscito a conquistare la popolazione atripaldese e non solo, visto che una folla senza precedenti ha riempito la chiesa di Sant’Ippolisto in occasione della distribuzione della Santa Manna.
L’affetto cittadino dimostrato, comunque, è segno della necessità e del bisogno di un messaggio rassicurante e di pace che nutre il cuore delle persone. E che si nasconde, spesso, nel più piccolo tra i piccoli, nel più povero tra i poveri.
Commenti
Oggi ho 5 figli, ma devo dirvi che quando ci siamo conosciuti io ero mamma di una sola bimba e non volevo averne altri.
Grazie a Lui ho conosciuto la presenza reale del Signore, e ho imparato a mettermi nelle mani del Signore in ogni situazione ( certo non è facile ) per riuscire in questo occorre pregare tanto.
Ma con la presenza costante Di (san ) Francesco Pio da Pietralcina, sono riuscita a superare gli ostacoli che sino ad oggi si sono presentati. Non sono stati pochi.
Vi lascio con un augurio , quello di conoscere Fra Francesco Pio.
Che il Signore vi dia la grazia della Fede.