Un 35enne pregiudicato, già denunciato per la rapina da 7 euro al pub di via Gramsci, è stato bloccato dai militi mentre era appeso al cancello dell’abitazione del congiunto
È successo domenica intorno all’ora di pranzo, in una via del centro abitato di Atripalda. Un uomo del posto, G.L., 35 anni, si è recato presso l’abitazione del fratello, con l’intento di avanzare l’ennesima richiesta di denaro. L’uomo si è appeso con forza alla cancellata dell’abitazione, urlando contro il fratello e insistendo nella sua richiesta di denaro. Poi, alle ferme risposte negative del fratello, l’uomo ha cominciato ad essere sempre più insistente, tanto da avanzare chiare minacce, anche di morte.
Vista la drammatica situazione, la vittima del tentativo estorsivo non ha potuto che barricarsi in casa, assieme alla moglie e alle figlie, chiamando i carabinieri. I militari dell’Arma, che già erano a conoscenza di simili precedenti richieste, anche se minori, di denaro di quell’uomo che, tra l’altro è stato arrestato dai carabinieri appena un mese fa per una rapina ad un negozio di kebab, sono subito accorsi sul posto.
Vista la furia dell’uomo, anche gli stessi carabinieri hanno faticato non poco a farlo demordere dal suo ennesimo tentativo estorsivo e a farlo scendere dalla cancellata dell’abitazione del fratello. Non solo, perché una volta bloccato e reso inoffensivo, l’uomo ha continuato a inveire sia contro il fratello che verso la moglie e le figlie con parolacce, minacce e sputi.
Portato in caserma, l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di tentata estorsione ai danni del fratello, nonché per minaccia e ingiurie verso la cognata, prima di essere accompagnato presso il carcere di Bellizzi Irpino, dove dovrà attendere le determinazioni dell’autorità giudiziaria del Tribunale di Avellino.