Molti attestati di stima all’ex comandante della stazione di contrada Santissimo
A poco più di una settimana di distanza dalle clamorose minacce di morte rivolte al Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Sottili, una lettera lasciata all’interno del perimetro della caserma di San Martino Valle Caudina, con frasi chiaramente minatorie e accompagnata da due proiettili di piccolo calibro, è stata indirizzata al nuovo comandante della stazione, il maresciallo Vincenzo Sirico, ex comandante della stazione di Dentecane nonché di Atripalda.
Il giovane maresciallo era stato assoldato per dare inizio ad una vigorosa offensiva contro il potente clan Pagnozzi, legato a doppio filo al clan dei Casalesi (molto ramificato nel territorio) e, proprio da qualche settimana, aveva intensificato i controlli, fermato molti pregiudicati della zona, sequestrate auto e mezzi, effettuate decine e decine di perquisizioni e di interrogatori. Gli uomini del clan, evidentemente, non hanno gradito l’arrivo di Sirico e lo hanno fatto capire chiaramente attraverso la lettera fatta trovare a pochi metri dalla porta d’ingresso della stazione. Il primo a fare visita al maresciallo e ai suoi uomini è stato proprio il Comandante Giammarco Sottili, già vittima di minacce, con il Prefetto Ennio Blasco: entrambi hanno voluto ribadire con forza la presenza delle istituzioni in una terra martoriata dalla malavita. Il maresciallo si sente tranquillo: episodi del genere testimoniano il fatto che le forze dell’ordine lavorano nella direzione giusta, come ha ammesso lo stesso Sottili. Il Prefetto Blasco ha ribadito la sua piena solidarietà a tutti gli uomini dell’Arma che lavorano quotidianamente per difendere il territorio dall’illegalità. Attestati di stima sono giunti al maresciallo Sirico anche da parte di molti atripaldesi poichè, negli anni atripaldesi, è stato tanto apprezzato da ricevere anche una targa da parte dell’Amministrazione Comunale. Tutti hanno voluto far sentire la loro vicinanza all’ex comandante sicuri che, come sempre, sarà in prima linea contro il crimine.
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de paola mario