Uno dei nipoti ha tentato di prelevare denaro da un libretto postale co-intestato, ma gli eredi lo hanno bloccato
La povera zia era morta da poco e in casa c’era ancora il prete con altri parenti, mentre il nipote, il caro nipote, correva verso la posta di Avellino per tentare di prelevare una forte somma di denaro e per cambiare alcuni buoni che erano co-intestati. Si è trattato di una corsa inutile poichè è stato fermato in tempo da altri nipoti che hanno reclamato parte della loro eredità. La donna anziana era stata accolta dalla famiglia atripaldese dopo che gli altri parenti, sparsi un po’ in tutta Italia, l’avevano scaricata. Per alcuni anni è stata accudita in casa e lei, per ricambiare, ha intestato il proprio libretto di risparmi anche al nipote. Inoltre vi erano anche diversi buoni co-intestati, per un totale di 60mila euro: una vita di risparmi, ma anche di pensioni, che venivano versati sul libretto.
La donna quando era in vita non aveva mai nascosto le proprie simpatie per la famiglia che l’aveva accolta e per il nipote che l’accudiva, l’unico che la faceva uscire di casa per le passeggiate e per andare in chiesa. Anche quando aveva delle visite a cui sottoporsi in ospedale, era sempre il nipote ad accompagnarla così come alla posta per riscuotere la pensione. Insomma, si era instaurato un bel rapporto e il nipote aveva messo gli occhi sul gruzzoletto in vista di una sua sistemazione.
Quando la povera vecchietta si è aggravata, qualche settimana fa, e poi dopo due giorni è morta, li per li non avevano pensato ai soldi. Almeno finchè uno dei parenti in visita alla defunta, tra un discorso di circostanza e un altro, non ha chiesto informazioni sui risparmi della vecchia zia. Così il nipote è corso immediatamente presso gli uffici di posta di Avellino, dove era depositato il grosso del denaro. Allo sportello gli è stato detto che doveva attendere qualche giorno e che doveva prenotare la richiesta del ritiro dei contanti: rispedito a casa senza un soldo, il giovane si è presentato nuovamente allo sportello con libretto e buoni da cambiare dopo due giorni, ma uno degli impiegati gli ha comunicato di non poter cambiare nulla perché la co-intestataria era defunta.
Praticamente, con la morte dell’anziana donna, non ha potuto riscuotere denaro anche se co-intestario del libretto postale: questo perché lo stesso libretto entrava di diritto nell’asse ereditario. Sarebbe bastato svuotare tutto prima che l’ente emittente avesse avuto notizia dell’evento luttuoso. Ad avvertire l’ente, in questo caso la Posta, ci ha pensato uno dei ventuno aventi diritto, attraverso uno studio legale. Per il nipote si tratta di una beffa: quei soldi, dice lui, sono suoi mentre gli altri dicono il contrario e vogliono la loro parte. Ora si prevede un duro scontro legale, ma ci sono poche possibilità che il giovane nipote metta le mani su tutto il gruzzolo pur potendolo fare prima, quando la vecchia zia era in vita.
Commenti
e' adesso cosa pretenderebbero?
Faccio un in bocca al lupo per questo nipote,con la speranza che la legge riconosca solo lui come erede .auguroni!!!!!! !!!!