Domenica, 29 Dic 24

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Santa Rita, fermati due pregiudicati

I carabinieri allertati dal personale di vigilanza della clinica. I due avevano intenzione di rubare in corsia

La clinica

Sabato all’ora di pranzo si erano introdotti all’interno della Clinica Santa Rita insieme ai parenti che andavano a fare visita ad un degente e approfittando della confusione avrebbero tentato di rubare proprio ai visitatori. I carabinieri ne hanno sorpreso uno che si aggirava attorno alle auto in sosta nel parcheggio interno e l’altro che già stava all’interno della struttura. I due, sui 35 anni, entrambi pluripregiudicati di Avellino, tossicodipendenti, hanno diversi precedenti proprio per furto e sono noti da tempo alle forze dell’ordine. Al momento del fermo da parte degli uomini della caserma di Atripalda non hanno saputo giustificare la loro presenza all’interno della clinica, che peraltro ha un sistema di videosorveglianza all’avanguardia e anche personale qualificato capace di seguire ogni tipo sospetto. E proprio il personale in servizio sabato scorso nella clinica ha seguito tutte le mosse dei due pregiudicati fino a quando hanno allertato i carabinieri, temendo una loro repentina azione di furto. Nelle corsie al momento dell’arrivo dei militi c’erano molte persone entrate per far visita ai parenti ricoverati, nelle stanze e negli spazi dedicati ai visitatori c’era confusione e anche oggetti personali lasciati sulle sedie e sui comodini, facile preda per due ladri professionisti. I carabinieri senza tanto clamore hanno fermato i due pregiudicati e portati in caserma ad Atripalda dove sono stati identificati e interrogati sulla loro presenza in città. Alla fine sono stati portati al Comando Provinciale di Avellino dove sono stati messi a disposizione della autorità giudiziaria. Non è la prima volta che i ladri tentano di introdursi all’interno della clinica, qualche mese fa i responsabili della struttura hanno denunciato una serie di furti di apparecchiature speciali per un totale di 100mila euro, le indagini non sono state ancora archiviate, si sospetta che il responsabile sia proprio un ex dipendente della clinica.

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