Ignoti hanno smerciato 400 biglietti della ristorazione abilmente contraffati, danni per oltre mille euro
Se ne sono accorti solo alla fine della seconda serata, quella di sabato, quando c’è stata più folla tra i vicoli del centro storico per la kermesse di Giullarte. I responsabili della Pro Loco, che avevano venduto i ticket per i panini, le patatine, fagiolata e bibite si sono presentati al punto ristoro dove venivano servite le pietanze, punto gestito insieme ai ragazzi dell’Azione Cattolica, che erano allo spaccio per dare una mano. In cucina, invece, c’era la collaudata squadra della Misericordia di Atripalda che ha contribuito con la cucina da campo e i cuochi. Lo stupore è stato enorme quando i responsabili si sono visti di fronte oltre 800 tagliandi, in confronto al loro averne staccati solo la metà. La conferma è arrivata dai cuochi e delle pietanze preparate, avendo confermato di aver lavorato a pieno regime per tutta la serata.
In cassa, invece, c’era solo la metà dei soldi. Da un accurato controllo è emerso che la metà dei biglietti erano stati abilmente contraffati da mani ignote. Una truffa bella e buona ai danni di chi ha organizzato la festa e che con i soldi ricavati avrebbe dovuto sostenere anche parte delle spese. Non è un mistero, infatti, che i fondi ricavati dalla Pro Loco avrebbero dovuto essere canalizzati verso il pagamento delle spese di materie prime nonchè per dare una mano al Comune che aveva organizzato la manifestazione. Già sabato sera, alcuni cittadini che evidentemente avevano intuito la truffa, avevano informato alcuni carabinieri che erano di servizio nel centro storico. I militi si sono presentati alla cassa per chiedere se vi fossero problemi, ma coloro che erano presenti al momento hanno minimizzato l’accaduto. I militi hanno anche individuato un gruppetto di ragazzi con in mano alcuni biglietti fotocopiati: i responsabili, però, hanno confermato di non voler esporre denuncia per l’accaduto. Sembra, almeno stando alla ricostruzione fatta da uno dei volontari che ha prestato servizio nelle tre serate, che ad immettere i ticket falsificati nella festa sia stato un ragazzo originario di Montoro Inferiore insieme ad un altro ragazzo di Atripalda, già noti per la loro abilità in truffe simili. I biglietti sarebbero stati venduti ad altri ragazzi che poi avrebbero consumato i pasti. Secondo un calcolo approssimativo, si presume che i due truffatori abbiano incassato oltre mille euro per i ticket venduti, una truffa a tutti gli effetti che solo domenica mattina è emersa in tutta la sua dimensione. Nel corso della serata di domenica, la Pro Loco ha schierato altri volontari sul fronte della distribuzione e del controllo dei ticket per evitare ulteriori perdite. Anche domenica qualche gruppetto di ragazzi si è presentato allo spaccio con ticket falsi, ma è stato individuato immediatamente e la loro testimonianza ha riferito di un ragazzo che avrebbe venduto i biglietti proprio nei pressi della cassa. Sulla truffa sono tornati anche i carabinieri che, nonostante non sia stata presentata ancora nessuna denuncia, hanno in mano tutti gli elementi per aprire lo stesso un fascicolo contro ignoti. Anche gli organizzatori della Sagra del Baccalà hanno avuto il loro bel da fare per non cadere vittima dei truffatori. Nonostante il controllo accurato allo spaccio, alcune persone si sono presentate con ticket grossolanamente modificati: uno dei biglietti da 7 ero, era stato addirittura corretto a 37 euro. Purtroppo per lui allo spaccio c’erano più persone a controllare.
Commenti
l'anno scorso c'erano i computer e tutto veniva gerstito da un programma, quando si pagava alla cassa in tempo reale partiva l'ordine per chi stava in cucina e poi chi si presentava allo spaccio ritirava! non andava bene? so' meglio i ticket? urge una risposta!!!