Domenica, 29 Dic 24

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Lavoro nero, controlli delle Fiamme Gialle

Molte le aziende di Atripalda e dei comuni limitrofi controllati dagli uomini del Colonnello Mario Imparato

Gli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Avellino, agli ordini del capitano Salvatore Serra, a seguito di alcuni controlli per contrastare il fenomeno del “lavoro nero” e l’economia sommersa hanno chiesto ed ottenuto la chiusura per alcuni giorni di una lavanderia atripaldese. Le fiamme gialle si sono presentate nell’esercizio atripaldese a seguito di alcune segnalazioni pervenute presso il 117 riferendo di situazioni di irregolarità per alcuni lavoratori. I finanzieri, a seguito del controllo di martedì 5 ottobre, hanno proceduto alle identificazioni dei tre dipendenti presenti in quel momento nella lavanderia. Per due delle tre dipendenti, la titolare non è stata in grado di esibire alcuna documentazione relativa alle loro assunzioni.

I risultati della verifica e delle irregolarità riscontrate sono state immediatamente trasmesse alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino, che ha immediatamente adottato nei confronti della lavanderia la procedura per la sospensione dell’attività, prevista dall’articolo 5 della Legge n. 123/2007, modificata con decreto legislativo n. 81/2008, per l’affettivo impiego di personale “a nero” in misura superiore al 20% dei lavoratori regolarmente assunti. Per la proprietaria della lavanderia sono scattate anche la denuncia e una multa di 2.500 euro, oltre alle sanzioni amministrative applicate nei confronti della società. Sembra intanto che la proprietaria abbia già regolarizzato la posizione delle dipendenti e pertanto ha potuto chiedere la sospensione della chiusura dell’attività. Le direttive del Colonnello Mario Imparato si sono concretizzate in una più vasta e articolata attività di controllo che ha portato alla denuncia di altre quattro società (sempre a causa della presenza di lavoratori a nero): una falegnameria, una ditta di articoli funebri, una vetreria e un negozio. Tutti circoscritti nella zona di Atripalda, Manocalzati e Avellino. Gli agenti hanno sanzionato gli amministratori delle società e le società in questione, ma non sono scattate le misure preventive con richiesta di chiusura delle attività perché, al momento dei controlli, i lavoratori “a nero” non rappresentavano che la minoranza rispetto a quelli in regola in materia previdenziale e assistenziale.

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