Tre giovani atripaldesi fermati dai carabinieri dopo un breve inseguimento, un altro qualche ora dopo
Si erano recati a Napoli per una cena e alle due di notte, tornando a casa, si sono fermati a Scampia: una breve sosta, giusto il tempo per acquistare qualche grammo di coca e un po’ di hashish. La pausa, però, non è passata inosservata e così, quando l’auto ha lasciato una delle palazzine cercando la via di uscita dal quartiere, è stata intercettata dai carabinieri che l’avevano già notata. I tre ragazzi, tutti di Atripalda, hanno accelerato e tentato una fuga impossibile attanagliati dalla paura. I militi dopo tre chilometri li hanno fermati e condotti in caserma per identificarli. A bordo dell’auto vi erano due ragazzi e una ragazza, d’età compresa tra i 25 e i 30 anni e senza precedenti penali. Ai militi hanno riferito di essersi fermati perché uno degli abitanti del quartiere si era avvicinata all’auto e aveva loro proposto la vendita di qualche dose di coca a buon prezzo. Hanno raccontato di aver ceduto alle richieste del giovane e di aver comprato le dosi che poi sono state trovate al momento del fermo. I militi hanno denunciato i tre alle autorità competenti come assuntori di sostanze stupefacenti, mentre al ragazzo che era alla guida dell’auto è stata sospesa la patente per sei mesi. Hanno poi lasciato la caserma napoletana per far ritorno a casa solo all’alba.
La notizia del fermo di tre ragazzi di buona famiglia è rimbalzata in città già venerdì mattina, generando molta incredulità tra gli stessi amici. La retata dei carabinieri è proseguita per tutta la notte ed ha coinvolto anche un altro ragazzo, poco più che ventenne, sempre originario di Atripalda. Anche in questo caso il ragazzo è stato fermato dopo un breve inseguimento a bordo dell’auto e poi anche a piedi. Il giovane, però, aveva addosso pochi grammi di crack poiché, secondo i militi, nella corsa ha fatto in tempo a gettare via altre dosi che aveva appena comprato. Il giovane, pregiudicato e con precedenti per possesso e spaccio, è stato denunciato alle autorità competenti. Evidentemente i continui controlli in città da parte dei carabinieri hanno spostato direttamente a Secondigliano il teatro dello spaccio e del consumo.