I carabinieri lo hanno sorpreso all'interno di un bar di Via Aversa mentre vendeva una dose
Resta in cella D.R., il giovane atripaldese fermato la settimana scorsa all'interno di un noto bar della città, con l'accusa di spaccio di stupefacenti. Il giovane, difeso dall'avvocato Gaetano Aufiero, ha risposto a tutte le domande del giudice che lo ha interrogato all'interno del carcere di Avellino. Ha detto di essere estraneo allo spaccio e di essere vittima di un incredibile errore. Secondo il rapporto dei carabinieri, il giovane fu arrestato subito dopo aver spacciato una dose di cocaina. Al momento del fermo, infatti, anche il giovane acquirente era stato sorpreso con ancora la dose in tasca. Ad incastrare il 33enne, dunque, è stato involontariamente il suo stesso cliente, controllato già da diverso tempo. D.R. inoltre era stato fermato già nei giorni precedenti l’arresto. Anche allora non aveva droga addosso, né all'interno dell'automobile, nè all'interno dell'abitazione di Aiello del Sabato. Fu anche condotto al pronto soccorso e sottoposto ad analisi per controllare se avesse ingerito la droga al momento del fermo, ma risultò completamente pulito.
Nell’opinione dei militi, si trattava di un ragazzo molto scaltro e preparato e per questo motivo fu seguito per diversi giorni nei suoi movimenti ad Atripalda e ad Aiello del Sabato. Per i carabinieri il giovane è il fulcro dello spaccio di cocaina ad Atripalda, traffico che gestisce da solo senza l'aiuto di nessuno. Anche secondo il giudice, il dottor Paolo Cassano, non sussistono, per ora, le ragioni di una sua prossima scarcerazione, ed infatti ha accolto in pieno le teorie dei carabinieri che lo ritengono il vero punto di riferimento per diversi consumatori di cocaina.
Proprio i consumatori abituali ora sono nell'occhio del ciclone poichè i carabinieri e gli inquirenti vogliono capire il ruolo svolto da qualcuno di questi ragazzi, figli di importanti imprenditori e di professioni atripaldesi. Alcuni di loro si sono presentati spontaneamente in caserma per chiarire la propria posizione ma molti non hanno convinto e potrebbero essere prossimamente convocati in caserma per chiarire alcuni aspetti, emersi durante gli appostamenti dei giorni scorsi. Anche il bar di Via Aversa è nel mirino degli inquirenti, i carabinieri hanno constatato alcune irregolarità che sono state subito sanzionate. C’è da dire che, secondo i Carabinieri, il presunto spacciatore agiva indisturbato all'interno del locale senza che i proprietari intervenissero. L'avvocato difensore ha chiesto nuovamente la scarcerazione perché i fatti contestati non sussistono: in dosso al giovane cliente non è mai stata trovata alcune dose.
Lo seguivano da diversi giorni, i carabinieri che sabato sera lo hanno sorpreso all'interno del bar di via Aversa, dopo aver spacciato l’ultima dose dicocaina. D.R. 33enne atripaldese, residente da qualche anno ad Aiello del Sabato, è finito nella rete grazie anche ad alcune informazioni confidenziali fornite da consumatori abituali. I carabinieri erano ormai sulle tracce del giovane da qualche tempo ma il ragazzo, accortosi di essere sempre più sotto controllo, aveva limitato le sue apparizioni in città, preferendo restare ad Aiello. Sabato, però, era una buona giornata per la vendita ed i militi lo sapevano. Hanno atteso il suo arrivo al solito bar, alla solita ora, per rifornire i soliti figli di noti professionisti atripaldesi con il vizio della cocaina e dello sballo del sabato sera. Lo avevano inoltre seguito con diversi appostamenti effettuati nei giorni precedenti: dalla vicina villa comunale alla palazzina sita di fronte al bar dove il giovane è stato sorpreso. D.R., era diventato negli ultimi tempi il punto di riferimento per l'acquisto di cocaina da parte di professionisti noti e facoltosi commercianti della città. Il suo ruolo era diventato essenziale, poiché i carabinieri avevano fatto piazza pulita degli altri spacciatori, ma non era facile sorprenderlo mentre spacciava. Nonostante la cautela, D.R. non ha potuto evitare il fermo del maresciallo Costantino Cucciniello, che ormai aveva creato terra bruciata attorno ai suoi movimenti. Sabato sera è stato sorpreso mentre vendeva la prima dose per 60 euro, soldi che aveva ancora in tasca al momento del fermo. I carabinieri,infatti mentre fuori dal bar fermavano l’acquirente, all’interno procedevano alla perquisizione personale e dell'auto con la quale si era spostato negli ultimi mesi. Il 33enne è stato condotto prima in caserma e poi presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino, dove è stato posto a disposizione dell' autorità giudiziaria. Deve rispondere di possesso e spaccio nonché dei suoi ultimi movimenti, accuratamente registrati dai carabinieri di Atripalda. Ora che il giovane è stato fermato, sono in molti coloro che tremano in città poiché, dai rapporti dei militari, sono emersi fatti penalmente rilevanti anche a carico di noti professionisti, noti imprenditori e, per alcuni, dei propri figli. Tutti con il vizio della cocaina ma anche di altro, al limite della legalità.