Domenica, 29 Dic 24

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Cartelle esattoriali rubate, l’appello degli investigatori

Non aprire la porta a sconosciuti, la truffa è in agguato

Il furto è avvenuto al Centro di smistamento di via Pianodardine

Sono poco meno di una trentina le cartelle esattoriali rubate ed indirizzate a cittadini residenti ad Atripalda, sul totale di 150 trafugate dieci giorni fa all’interno del centro di distribuzione postale di Via Pianodardine. Gli inquirenti che seguono con attenzioni le indagini non escludono nulla, ma l’impressione è che a commettere il furto siano stati almeno in tre e che non sia stato eseguito su commissione ma solo per lo scopo di portare avanti, nel periodo delle feste natalizie, truffe ai danni di anziani e persone sole. Su oltre 500 cartelle che dovevano essere recapitate nei giorni scorsi, i ladri ne hanno selezionate solo una parte (forse quelle più facili), quelle che erano indirizzate a persone residenti in periferia. I ladri sono penetrati all’interno della struttura con la chiara intenzione di rubare le cartelle oltre ad alcune raccomandate contenenti assegni indirizzati agli utenti. In un primo momento, si era ipotizzato che i ladri avessero agito su commissione per togliere di mezzo cartelle “scomode” di qualche personaggio di Avellino, ma dall’Equitalia assicurano che presto saranno stampate tutti i documenti rubati. Gli inquirenti, intanto, invitano ad essere prudenti e chiedono a tutti i cittadini di collaborare e di chiamare immediatamente la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza o anche gli agenti della Polizia Municipale al comparire di ogni minimo sospetto. Nessuno, dicono dalla Questura, si presenta direttamente a casa o presso gli uffici per riscuotere multe o cartelle esattoriali. Nessuno può bussare alla porta con una raccomandata per chiedere denaro, nessun ispettore o responsabile. Gli enti preposti ad incassare inviano, appunto, comunicazione scritta o con posta ordinaria o a mezzo raccomandata, per invitare al pagamento. Questo deve essere effettuato, attraverso modelli o bollettini, presso gli sportelli postali o bancari. I ladri, in questo momento, sono in possesso di circa trenta cartelle di utenti residenti ad Atripalda, qualcuno potrebbe bussare alla porta: in quel caso è opportuno non aprire e denunciare tutto.

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