Domenica, 29 Dic 24

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Nuovamente denunciato un 30enne di Alvanite

Il giovane si è reso responsabile di altri due furti

Luca c’è cascato ancora: il 30enne tossicodipendente, residente a contrada Alvanite, è stato nuovamente denunciato dai carabinieri di Atripalda per altri due furti commessi nei giorni scorsi, uno nel comune di San Potito Ultra ed uno ad Atripalda nei pressi della rotatoria della Maddalena. L.P. era stato denunciato qualche settimana fa per un furto con scasso, registratosi la notte del 28 novembre, ai danni di un’azienda di materiale edile di Manocalzati e per un altro avvenuto in un bar di Atripalda. La notifica era giunta a seguito di un sopralluogo effettuato il 1 dicembre nella sua abitazione di Alvanite, dove furono ritrovati oggetti appartenenti alle vittime, tra cui anche due cellulari. Nei giorni scorsi, un imprenditore 48enne di San Potito ha denunciato il furto di beni e documenti che si trovavano all’interno della propria autovettura, parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Poco dopo i carabinieri di Atripalda hanno raccolto anche la denuncia di una 64enne della città alla quale era stata rubata la borsa assieme ai documenti. Anche in questo caso si trovava tutto nell’auto, parcheggiata nei pressi della Maddalena. Nel corso della stessa giornata, i militi hanno fermato in Via Aldo Moro, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, lo stesso L.P. che, con fare sospetto, cercava di far perdere le proprie tracce nella traversa che sfocia in Via Roma. Dopo un breve inseguimento a piedi, i militi lo hanno fermato e condotto in caserma. All’interno dello zaino il 30enne aveva con sé documenti, carte di credito, chiavi, cellulari e documenti sottratti alle autovetture delle persone derubate nei giorni precedenti nonché ad un 20enne di Manocalzati che aveva sporto denuncia nello stesso periodo. Nonostante i gravi indizi e il ritrovamento di tutta la refurtiva, il giovane è stato solo denunciato a piede libero in attesa di essere giudicato poiché non è stato sorpreso in flagranza di reato. I militi hanno restituito il “bottino” e tutti i documenti ai legittimi proprietari.

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