Molti atripaldesi sono caduti nella trappola della Rete nel periodo natalizio, pagando merce mai arrivata
L’ultimo caso di truffa scoperto dai carabinieri di Atripalda è quello del malcapitato 58enne residente a San Potito che aveva sborsato ben 400 euro per una fotocamera digitale professionale, promessa in vendita su un noto sito di commercio elettronico, ma mai recapitata. I carabinieri di Atripalda, dopo una accurata indagine, hanno scoperto che chi aveva promesso in vendita la fotocamera era un 35enne residente in un paesino della Provincia di Messina con un’onorata carriera di truffatore alle spalle. L’uomo è stato denunciato a piede libero alle autorità competenti, ma mai restituirà nè il denaro, nè la merce promessa che, naturalmente, non ha mai posseduto. Come già detto, però, si tratta solo dell’ultimo caso, la punta di un iceberg molto profondo che pianta le radici non nelle gelide acque dell’oceano, ma nel saldo aggancio del web dove le vittime non hanno volto, bensì soldi da spendere e dove chi truffa non ha ne volto ne pietà. I carabinieri e la polizia postale hanno già racimolato decine di denunce di atripaldesi che sono caduti nelle rete delle truffe proprio a cavallo delle feste di Natale: il periodo migliore per comprare e fare regali ad amici e parenti e fidanzanti nonchè il periodo grasso per i truffatori preparati a spennare gli sprovveduti che si affacciano per la prima volta su siti nei quali si vende e si compra di tutto. Purtroppo, non esistono siti buoni o siti cattivi, ma solo venditori onesti e truffatori. Ad Atripalda lo si sa bene poichè giocano in casa veri campioni della truffa: c’è chi vive così da anni, almeno a quanto si evince dalle denunce accumulate e dal tenore di vita di alcuni giovanotti che si trattano bene pur senza avere alcun lavoro fisso. Molti giovani alle prime armi hanno raccontato di aver scelto i prodotti, di averli pagati regolarmente mediante postepay e di non aver mai ricevuto niente. Quando si è trattato di contattare il venditore per esporre i problemi, questo risultava introvabile, volatilizzato. Infatti, incassati i soldi, i truffatori cambiavano carta, identità e indirizzi. Ma gli inquirenti hanno anche scoperto che le carte venivano intestate a stranieri che oggi sono irreperibili. Per tutti questi motivi, gli esperti consigliano sempre di non lasciarsi incantare da sconti esagerati, fidandosi esclusivamente di siti che hanno una società seria alle spalle e di ditte che producono direttamente i prodotti.