La tragedia sembra destinata ad essere archiviata con l’ipotesi del suicidio per depressione, ma i dubbi sono ancora tanti
Si sono appena svolti i funerali di Pasquale Guanci, il 60enne dipendente dell’Ufficio tecnico, suicidatosi all’alba di martedì scorso. Il rito si è svolto nella chiesa del Carmine, la sua chiesa, gremita fino all’inverosimile, dove tutti quelli che lo conoscevano gli hanno rivolto l’ultimo saluto. La commozione e la shock per la sua tragica morte hanno attraversato tutta la città, insieme alla domanda che ancora tutti su pongono: perché? Le indagini sembrano formalmente avviarsi a chiusura con l’ipotesi del suicidio per depressione, ma nessuno di chi lo conosceva è disposto ad accettare questa versione. La famiglia, i colleghi, gli amici della Confraterinita di Maria SS del Carmelo di cui era diventato Priore dopo la morte di Carmelo De Pasquale, il parroco don Ranieri Picone che ne aveva fatto un punto di riferimento da quando è arrivato in città non si danno pace. Ma anche i Carabinieri di Atripalda, seppure nel riserbo, continuano a scavare nella vita di Guanci alla ricerca di una spiegazione, un indizio, una traccia.