Molteplici segnalazioni e ingenti sequestri di frutta e verdura
Due furgoni pieni di verdure e agrumi, quattro fardelli pieni di intimo e calzini: tutta merce posta sotto sequestro e consegnata alle associazioni benefiche e di volontariato di Atripalda. Gli interventi sono stati eseguiti nei giorni scorsi dai carabinieri della locale stazione e dagli agenti della Polizia Municipale di Atripalda. La prima azione è stata eseguita dagli stessi vigili che hanno fermato e contravvenzionato un noto ambulante del napoletano già colpito da verbale e da sequestro nelle settimane precedenti. Gli agenti hanno verificato che il venditore, accompagnato da un altro uomo, non era in possesso di regolare autorizzazione alla vendita di prodotti alimentari. È stato fermato in via Appia, in un punto dove l’ambulante era stato notato più volte mentre vendeva casse colme di frutta e verdura. All’uomo è stato sequestrato l’intero carico che, a sua volta, è stato poi consegnato ai volontari. Anche i carabinieri hanno effettuato controlli e fermato diversi venditori privi ai autorizzazione al commercio sul territorio atripaldese. I militi hanno provveduto unicamente al sequestro della merce consistente in una trentina di casse di agrumi e verdure: anche in questo caso sono state consegnate agli agenti della polizia municipale che, di nuovo, hanno provveduto ad affidarle ad associazioni atripaldesi.
Inoltre, ancora i carabinieri di Atripalda hanno fermato quattro ambulanti provenienti dal napoletano che si erano presentati in città, giovedì, in occasione del mercato infrasettimanale. I militi, nei giorni scorsi, avevano avuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini sui modi scortesi degli ambulanti che, con il pretesto di piazzare calzini e intimo, chiedevano esplicitamente soldi ai malcapitati. La merce è stata sequestrata ai quattro ambulanti e sono state elevate sanzioni amministrative per circa 20 mila euro. Ultimo punto di osservazione è stato il parcheggio del centro commerciale Appia poichè alcuni cittadini avevano lamentato la presenza di nomadi che, con insistenza, chiedevano l’elemosina apostrofando e offendendo i malcapitati anche in presenza di minori. Effettivamente presenti, alla vista dei carabinieri sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce.
Commenti