Domenica, 29 Dic 24

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Coltivazione di marijuana, confermata la condanna

Nel 2007 i carabinieri sorpresero un 30enne con 83 semi di canapa e una pianta alta 75 centimetri

La Terza Sezione della Corte d’Appello del Tribunale di Napoli, dopo circa tre ore di camera di consiglio, ha confermato la pena di sei mesi ad un giovane di Atripalda per una vicenda risalente all’estate del 2007. La sentenza fu emessa in primo grado nei confronti di A.S. 30anni, accusato di coltivazione di sostanze stupefacenti. L’operazione fu eseguita dai militari della caserma di Atripalda guidati dal Maresciallo Vincenzo Sirico e dagli uomini della caserma di Aiello del Sabato. Il blitz scattò alle prime ore dell’alba e, mentre i militari di Atripalda sorprendevano il giovane in casa, i colleghi controllavano il fondo e l’abitazione di Aiello del Sabato, dove fu poi ritrovata una pianta di marijuana alta 75 centimentri dal peso di 182 grammi. Sul ragazzo, invece, furono rinvenuti 83 semi di canapa indiana e altre sostanze nascoste in un involucro di plastica. L’accusa contro il giovane fu di coltivazione  e non di possesso o spaccio, che prevedono pene più lievi.  Il giudice monocratico Scarlato condannò con rito abbreviato il giovane atripaldese alla pena detentiva di 6 mesi con l’aggiunta di 1.600 euro di multa e delle spese legali. L’avvocato difensore, Rolando Iorio, del foro di Avellino chiese subito la sospensione della pena, che fu accordata dal giudice perché l’imputato era incensurato ed anche perché, come dimostrato dall’avvocato, nè la piante, né i semi, né le altre sostanze ritrovate erano destinate allo spaccio. L’accusa si è appellata chiedendo invece una pena più severa e gli arresti da scontare in cella. Alla fine, la corte di Appello ha confermato quanto già sancito ed anche la sospensione della pena: così A.S. ha evitato il carcere. Il giovane e l’avvocato Rolando Iorio, alla fine della sentenza, si sono dichiarati soddisfatti. Molti avvocati attendono ora la pubblicazione della sentenza dei giudici della terza Sezione della Corte di Appello.

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