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Truffa alla Cattolica Assicurazioni, coinvolti anche due atripaldesi

Il processo vede coinvolti tra i 15 imputati anche due avvocati e si svolge a Verona

Sono coinvolti anche due giovani nel processo iniziato a Verona, giovedì scorso, a carico di quindici residenti campani coinvolti in una truffa all'Assicurazione “Cattolica di Verona”, con sede nella città veneta. Gli imputati sono accusati di aver messo in piedi un sistema di truffa attraverso falsi incidenti. I venti sinistri finiti nel mirino della magistratura risalirebbero ad un periodo compreso tra la primavera del 2006 e la fine del 2007. La società assicuratrice, avendo avuto il sospetto della truffa, ingaggiò investigatori privati per accertare, come poi fecero, la falsità degli incidenti. Tra gli imputati ci sono anche due noti avvocati del foro di Napoli, tutti accusati della truffa di incidenti mai accaduti. Il cervello dell’iniziativa è quello di un 40enne avellinese che aveva coinvolto altre quattordici persone, tra cui  i due giovani di Atripalda, uno ancora residente, l’altro trasferitosi da un anno in altro comune. Sono difesi entrambi dall’avvocato Rolando Iorio del foro di Avellino, lo stesso che  giovedì scorso era presente presso il tribunale di Verona con i suoi i suoi assistiti per chiedere il rinvio del procedimento avendo riscontrato un’irregolarità nella notifica a carico del giovane atripaldese. La Cattolica, d pare sua, era rappresentata dall’avvocato Nicodemo che, invece, aveva chiesto di procedere per il fatto che i 15 imputati erano tutti campani. Ad ogni modo il giudice monocratico Silvestrini del Tribunale di Verona ha accolto la richiesta dell’avvocato Rolando Iorio, fissando il rinvio del procedimento per il prossimo 25 maggio. Gli accusati sono stati incastrati dagli investigatori privati ingaggiati dalla compagnia assicurativa accortasi che in pochi mesi erano state avanzate più di venti pratiche di risarcimento danni relative a  diversi incidenti che, però, vedevano coinvolte sempre le stesse persone e i due avvocati napoletani. Gli investigatori in pochi mesi hanno raccolto molti dati poi girati alla Cattolica: è scattata immediata la denuncia per tentata frode. Una truffa che avrebbe portato nelle tasche degli organizzatori poco più di 50 mila euro. Infatti le richieste, per non destare sospetti, erano molto basse, dai 2 ai 4 mila euro: cifre irrisorie e facili da incassare.

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Commenti  

 
#1 Denis 2011-03-24 00:49
Certo che il 2011 per la Cattolica non è certo iniziato nel migliore dei modi, tra questa truffa e la truffa in veneto, provincia di padova, questa compagnia ha due belle gatte da pelare!!
Denis