Alcuni pubblici esercizi trasmettevano partite con abbonamenti residenziali per limitare i costi: sequestrati i decoder
Trasmettevano partite di cartello in pay tv pagando un abbonamento residenziale e non quello per i locali pubblici. L’operazione Smart Card”, messa in atto dagli uomini della compagnia della Guardia di Finanza di Avellino, ha permesso di individuare, su trenta locali controllati, ben quindici fuori norma. Nei bar, ristoranti, pub e circoli si trasmettevano partite del campionato di Serie A e di altri Campionati esteri con abbonamenti residenziali talvolta intestati ad ignari parenti anziani. La rigida normativa, invece, prevede che le partite trasmesse in luogo pubblico risentano dell'incremento del costo d'abbonamento fino ad un massimo di 2mila euro all'anno. Quelli residenziali, invece, hanno un costo mensile che parte dai 19 euro al mese. L’operazione Smart Card è scattata nell’ultimo fine settimana, in concomitanza con il fischio d’inizio
dell’anticipo di serie A (in programma sabato 26 febbraio) protraendosi, poi, nelle successive giornate di domenica 27 e lunedì 28. Sono stati impegnati gli uomini della Compagnia agli ordini del capitano Salvatore Serra e della tenenza di Baiano, diretti dal maresciallo aiutante Marcello Daniele. Con riferimento alla verifica degli abbonamenti dei singoli esercenti commerciali, hanno potuto beneficiare della collaborazione di due funzionari delle società Mediaset e Sky che, per conto Pay tv, hanno il compito di controllare la corrispondenza tra tipologia di abbonamento e smart card concessa per la decodifica e la diffusione dei programmi.
I funzionari hanno effettuato, insieme agli uomini della Guardia di Finanza, una vera e propria mappatura su territorio degli esercizi commerciali nei comuni di Avellino, Atripalda, Monteforte Irpino, Baiano, Quadrelle, Sperone e Mugano del Cardinale, dove solitamente vengono trasmesse le partite di calcio. Nei tre giorni di svolgimento delle partite della penultima giornata di campionato, sono stati complessivamente effettuati controlli in trenta locali con l’individuazione di ben quindici esercenti fuori norma, di cui due ad Atripalda. I responsabili, titolari dei locali, sono stati denunciati alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, con contestuale sequestro dei quindici decoder e della relativa smart card utilizzata. Nel corso dei controlli sono state rilevate anche otto mancate corresponsioni del canone di abbonamento Rai per l’anno 2011, con conseguente sanzione.