Lo aveva sottratto da un tavolino di un bar. Identificate dagli operatori le tracce dell’apparecchio
Una giovanissima ragazza di Atripalda è stata denunciata dai carabinieri di Atripalda per ricettazione. La giovane, qualche settimana fa, si era impossessata di un cellulare in un bar cittadino, approfittando della distrazione della proprietaria che lo aveva poggiato su un tavolino. La donna si era accorta immediatamente sia della scomparsa del telefonino sia della scomparsa della ragazza che aveva accanto. Si è subito recata in caserma per presentare una denuncia per furto contro ignoti. Dopo pochi minuti dalla sparizione del telefono mobile, la sim card contenuta in esso non dava più segni di vita. Si è dunque rivolta ad un centro servizi per bloccare la scheda anche se, evidentemente, era già stata gettata via. Intanto, i militi hanno inviato una richiesta alla Procura di Avellino, presso il tribunale, per essere autorizzati a richiedere e raccoglier informazioni da tutti i gestori al fine di incrociare il seriale del telefonino rubato, la scheda buttata e la nuova scheda introdotta. Dopo qualche giorno di controlli sui tabulati e dopo aver incrociato le celle telefoniche in città, uno dei gestori si è fatto vivo con i carabinieri per comunicare che l’apparecchio non si era allontanato da Atripalda e che al suo interno era stata inserita una scheda intestata ad un’altra donna atripaldese. I militi, avendo tutti gli elementi, si sono presentati a casa dell’intestataria della scheda alla ricerca del telefono rubato. La donna è caduta dalla nuvole, ha dichiarato di non possedere nè telefono nè scheda e che l’unica sim presente in casa fosse in uso alla figlia. Ed infatti il telefono era in possesso della giovane che ha affermato di averlo ricevuto da un’altra persona senza però fornire ulteriori notizie in merito. Pertanto, alla luce di quanto è stato accertato, la ragazza è stata denunciata per ricettazione e il cellulare restituito alla legittima proprietaria qualche giorno dopo. Non si tratta del primo caso avvenuto in città, ma la novità sta nel fatto che è divenuto ancora più semplice risalire al possessore dei telefoni rubati o smarriti: basta seguire la scia, il segnale prodotto dallo stesso telefono anche se utilizzato con altre sim. È sufficiente che l’apparecchio venga acceso. Il fenomeno dei telefoni rubati è aumentato proprio tra i giovanissimi e, addirittura, tra i banchi delle scuole medie dove i casi sono cresciuti in modo esponenziale.