I carabinieri lo hanno sorpreso a bordo di una potente moto a pochi passi dalla caserma, privo di patente. Giudicato per direttissima
In meno di tre ore è stato fermato, identificato, arrestato e processato: un vero e proprio record per S.G., 26enne residente ad Alvanite. Il giovane è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, avendo una lunga scia di precedenti alle spalle. E proprio a causa dei suoi problemi, S.G. si trovava in stato di libertà con l’obbligo di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e di dimora nel comune di Atripalda. Questa mattina, infatti, il 26enne ha transitato proprio davanti alla caserma “E. Losco” di Contrada Santissimo in sella ad una potente moto, indossando un casco integrale oscurato. I carabinieri di Atripalda, a cui non è passato inosservato, lo hanno seguito e, poco dopo, anche fermato. Il paradosso è che è stato identificato dagli stessi agenti che avevano il compito di sorvegliarlo. Nonostante fosse colpito da restrizione, il giovane ha pensato bene di cavalcare la sua moto lungo le strade cittadine, ignaro del fatto che i carabinieri locali fossero a conoscenza del provvedimento (emesso a suo carico dalla Prefettura di Avellino) che gli aveva anche sospeso la patente di guida. Al momento del controllo, il ragazzo è risultato sprovvisto sia di carta d’identità che della carta precettiva che era obbligato a portare sempre con sé. Poco dopo le 9, il giovane è stato accompagnato in caserma e identificato. A suo carico sono state contestate una serie di piccole violazioni e dal momento che recentemente si era reso responsabile di altri reati minori, i carabinieri lo hanno tratto in arresto per le violazioni delle misure di prevenzione (tra queste è ben contemplato il non commettere alcun illecito in regime di sorveglianza speciale). Il fascicolo con la richiesta di arresto è stato immediatamente trasmesso in procura e il magistrato di turno ha subito disposto il rito per direttissima. Ad ora di pranzo è arrivata anche al condanna ad 8 mesi di reclusione: il giudice ha confermato l’arresto da scontarsi ai domiciliari. I carabinieri lo hanno riaccompagnato a casa.
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