Tra le ville anche quelle di due atripaldesi; i banditi arrestati dopo una lunga e rocambolesca fuga dai carabinieri
Da anni le loro villette al mare erano nel mirino dei ladri, che più volte le hanno saccheggiate. Tuttavia, sono stati catturati e assicurati alla giustizia grazie all’intervento di un’anziana donna del posto, vittima anche lei dei continui furti. In cella sono finiti cinque pregiudicati residenti in Italia, ma di origine serba: Boro Javanovic 21 anni, Gianni Jovanovic 31 anni, Doko Jakovic 29 anni, Kalimero Radosavjelvic 35 anni ed un ragazzo minorenne. Insieme a loro è stato poi denunciato anche J.S., di 43 anni, identificato e fermato qualche ora dopo. La banda di slavi era specializzata in furti in appartamenti e ville, in particolare a Capaccio Paestum, e l’arresto è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 maggio. I criminali erano furtivamente penetrati in diverse abitazioni della zona, comprese le villette all’interno di un noto parco residenziale i cui proprietari erano, da molti anni, due atripaldesi. La banda, poi, ha fatto visita anche alla casa di un'anziana donna del luogo, uscita per una visita medica ma rincasata in tempo per metterli in fuga. Questi, saliti a bordo di un’Alfa Romeo 166 nera, hanno percorso solo pochi metri prima di terminare così la loro corsa contro un albero sul ciglio della strada. Un vicino di casa, un poliziotto fuori servizio, ha poi inseguito a piedi i malviventi fino alla stazione ferroviaria di Paestum dove, saliti a bordo di una Lancia Zeta con targa straniera, sono scappati a forte velocità. Ne è nato un lungo inseguimento da parte dei carabinieri che, da Capaccio Scalo, si è concluso ad Eboli. Dopo la perquisizione della seconda autovettura è stata rinvenuta l’intera refurtiva, consistente in oggetti d'oro dal valore complessivo di circa 1.000 euro. I militi hanno avvisato i proprietari delle villette derubate, tra cui i due atripaldesi che il 19 maggio si sono recati a Capaccio Scalo per le relative denunce. Gli slavi sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Salerno-Fuorni e i due atripaldesi, intanto, hanno contattato una agenzia del posto per vendere le loro case.