Domenica, 29 Dic 24

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Tenta di impiccarsi, 83enne depresso salvato dalla figlia

L’anziano, residente ad Alvanite, ha perso la moglie da pochi mesi. Ora è in prognosi riservata al “Moscati” dove lotta fra la vita e la morte

L'anziano ha problemi alle corde vocali e per parlare utilizza un laringofono

È in prognosi riservata, lotta fra la vita e la morte osservato dai medici che non lo lasciano un attimo: F.C., 83 enne residente a contrada Alvanite, in un momento di debolezza, domenica scorsa ha cercato la morte tentando di impiccarsi ad una porta del proprio appartamento, lo stesso che aveva diviso con l’amata moglie fino a poche mesi prima. L’anziano viveva da solo, ma circondato dai quattro figli, alcuni dei quali residenti a pochi metri dal suo appartamento. E proprio la figlia che abita accanto lo ha salvato. La donna, infatti, domenica poco prima di mezzogiorno ha cercato il padre per invitarlo a pranzo, ha telefonato agli altri fratelli e ad alcuni amici, ma senza avere alcuna notizia del suo allontanamento dalla palazzina. Ed a quel punto ha aperto l’abitazione del padre temendo per un malore, solo allora ha visto il padre agonizzante appeso alla porta che divideva il salone dalla cucina. Una scena terribile, ma nonostante tutto la donna ha avuto la forza e il coraggio di tirarlo giù e prestargli i primi soccorsi, poi ha lanciato l’allarme e chiamato il 118. Sul posto i sanitari hanno constatato che l’uomo era ancora in vita, anche se privo di sensi. Anche i carabinieri sono intervenuti subito per accertare la dinamica dei fatti. L’anziano in fin di vita è stato accompagnato immediatamente all’Ospedale G. Moscati di Avellino dove è stato subito trasferito al reparto rianimazione, in terapia intensiva. Le sue condizioni sono gravi ma i medici non escludono una ripresa. L’uomo infatti anni fa era stato operato alle corde vocali e parlava solo attraverso un laringofono, proprio questa condizione ha impedito alla corda appesa alla porta di soffocarlo in un istante. I medici non sanno ancora quanti danni abbia avuto l’anziano per la mancanza di ossigeno. La prognosi non è stata sciolta i medici sono fiduciosi come i quattro figli che gli sono accanto. I carabinieri che sono intervenuti non hanno dubbi, l’uomo ha tentato il suicidio per la forte depressione causata dopo la perdita dell’amata moglie, nonostante l’amore dei figli e l’affetto dei tanti amici che ogni giorno incontrava per strada.

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