Disoccupato avellinese ha commesso la sua prima rapina ad Atripalda, acciuffato dai carabinieri, sconterà 1 anno e 4 mesi

E’ finito in cella dopo aver compiuto la sua prima rapina, proprio ad Atripalda, a due passi da Piazza Umberto I, ai danni di un’anziana di 73 anni. La pensionata era appena scesa dall’autobus quando il giovane, di 27 anni residente ad Avellino, le si è avvicinato per chiederle il contenuto della borsa, che la pensionata aveva appena aperto per riporre gli occhiali. La donna, intuendo le intenzioni del giovane, ha subito ritirato la borsa, ma il 27enne afferrandole le mani ha cercato in tutti i modi di tirargliela via. Alla fine l’ha strattonata e scaraventata a terra, poi con calma ha aperto la borsa e il portafogli prendendo solo i contanti. Al momento della rapina c’erano molti passanti, ma nessuno lo ha fermato, così il giovane si è subito dileguato tra i vicoli del centro, ma, evidentemente, qualcuno aveva già chiamato i Carabinieri perché il maresciallo Sullutrone lo ha acciuffato, ammanettato e portato in caserma. Ai passanti presenti il giovane è sembrato sconvolto, forse sotto l’effetto di farmaci, ma fermamente convinto a compiere la rapina, non solo per comprare altri farmaci ma anche per attirare l’attenzione sulle sue condizioni psicofisiche. Il 27enne, figlio di un buona famiglia di Rione San Tommaso, è un ex studente universitario finito fuori corso, vittima evidentemente dei farmaci che era costretto a prendere. La sua situazione familiare è diventata drammatica e forse per questo ha cercato anche di attirare l’attenzione mediatica. Il maresciallo Sullutrone, una volta interrogato, lo ha denunciato per rapina e spedito in cella a Bellizzi Irpino. Il giudice lo ha interrogato il giorno dopo e giudicato per direttissima, condannandolo ad un anno e 4 mesi. Alla vittima, che ha dovuto ricorrere ai sanitari del pronto soccorso del Moscati per le ferite procuratesi durante la colluttazione e per la caduta a terra, sono stati riconsegnati i soldi che il 27enne le aveva sottratto.