I carabinieri di Atripalda hanno fermato due napoletani a bordo di un furgoncino senza autorizzazione e licenze
Si sono presentati in città approfittando della fiera del giovedì per smerciare castagne avariate e di dubbia provenienza. Due napoletani sono stati notati lungo via Appia con il furgoncino fermo e pieno di sacchetti di castagne, con un grosso cartello con la scritta in rosso per pubblicizzare la vendita promozionale. Ogni sacchetto di circa 3 chili, ma in realtà non arrivava ai 2 chili e mezzo, veniva venduto a soli 3 euro. A fermarli sono stati i carabinieri della stazione di Atripalda che erano in perlustrazione lungo l'asse viario. Dai primi controlli sono emerse molte irregolarità sia di tipo amministrativo che di tipo sanitario. Infatti non era possibile risalire alla certificazione del prodotto e alla provenienza delle stesse castagne, probabilmente importate dall'estero per la lavorazione industriale, ma scartate perché non idonee. Le castagne attentamente analizzate dai sanitari dell'ASL, chiamati in causa dai militi, risultavano piene di vermi e trattate con agenti chimici. In un primo momento si era pensato di donare la merce sequestrata a qualche istituto benefico, ma i sanitari lo hanno vietato e si sono riservati di dare qualche risposta per l'uso come alimento per animali. Le analisi sono in corso, ma le possibilità di utilizzo sono poche. Eppure le castagne stavano per finire sulle tavole di tante famiglie di atripaldesi, forse qualcuna di loro le aveva già comprate e portate a casa, prima del sequestro. Sia ben chiaro che se consumate non sono nocive per la salute dell'uomo, ma la qualità è davvero pessima. Sul furgoncino al momento del sequestro c'erano 800 sacchetti, corrispondenti ad oltre 20 quintali dai quali si potevano ricavare circa 2.500 euro. I sanitari hanno elevato verbali per oltre diecimila euro, mentre i carabinieri per oltre cinquemila euro. Il mezzo inoltre era privo di assicurazione, in realtà una era bella in vista, ma è risultata falsa. Entrambi gli uomini, uno di 48 anni e un pensionato, sono stati denunciati alle autorità competenti, il furgoncino, invece, è stato affidato al legittimo proprietario, un ottantenne parente di uno di loro.
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