L’ultimo temporale ha causato molti danni alle rete elettrica e telefonica
Un fulmine è caduto su una abitazione, colpendo la parabola satellitare e attraverso il cavo ha raggiunto un televisore facendolo esplodere e causando altri danni all’impianto elettrico. Il temporale abbattutosi sulla città nella notte tra domenica e lunedì ha provocato danni ingenti agli impianti elettrici e telefonici di alcuni quartieri cittadini. È stata davvero una notte insonne, il primo fulmine ha squarciato il cielo e si è abbattuto con un fragoroso boato a mezzanotte e trenta sul tetto di una abitazione di contrada Valleverde nei pressi dello stadio. Il fulmine ha provocato danni anche al tetto e agli impianti del casa della famiglia Urciuoli.
Anche la villetta vicina della famiglia Baciarelli ha subito danni agli impianti elettrici e telefonici. Poco distante, due opifici confinanti con il Comune di Manocalzati hanno subito danni ingenti agli impianti e alle attrezzature. Il primo boato ha svegliato di fatto l’intera comunità atripaldese preoccupata dal forte temporale e dagli altri fulmini che si sono abbattuti in sequenza sulla città, preceduti da una abbondante grandinata.
I fulmini e il temporale hanno scatenato una serie di black out che hanno mandato in tilt diversi impianti elettrici e centraline della città e innescato di serie diversi allarmi di civili abitazioni e negozi che sono partiti simultaneamente tenendo in apprensione molti residenti. Solo la mattina di lunedì i cittadini hanno potuto constatare i danni provocati dai fulmini, dalla grandine e dall’acqua scesa copiosa su tutta la città. L’acqua del fiume Finestrelle ha tracimato sul Ponte delle Filande, mentre il livello dell’acqua del fiume Sabato ha sfiorato l’esondazione proprio all’altezza del canile di Contrada Valleverde.
Diversi gli interventi dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia municipale che sono stati chiamati dai cittadini la mattina del lunedì. Molti si sono risvegliati con i garage e le cantine allagate mentre alcuni negozianti si sono ritrovati acqua e fango all’interno dei locali. Tra questi il negozio Farmabimbi di Via Melfi che è stato travolto da un fiume di acqua proveniente dalla collina di Largo Buozzi. Ci sono voluti tre giorni per ripulire i locali e rimettere a posto la merce rimasta, i titolari hanno dovuto infatti gettare circa 3mila euro di prodotti resi inutilizzabili dall’acqua. Anche altri commercianti hanno dovuto ripulire i propri negozi e disfarsi di molta della loro merce.