Un 26enne di contrada Alvanite è stato arrestato dai Carabinieri di Atripalda con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti
Nell’ambito del piano di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Avellino e nello sforzo di contrastare, tra gli altri, anche il triste fenomeno dell’uso e dello spaccio di droga, nella pomeriggio di ieri, 8 dicembre, i carabinieri della Stazione di Atripalda hanno tratto in arresto un 26enne del posto, operaio e incensurato, sorpreso in possesso di ben 250 grammi di marijuana, già pronta per lo spaccio.
Verso le 15:00, infatti, la pattuglia automontata della Stazione Carabinieri di Atripalda, nel transitare dinanzi al supermercato Eurospin di quella contrada Novesoldi, ha notato un giovane che, alla guida di una Peugeot 206 e con fare sospetto, stava entrando nel parcheggio antistante al supermercato. Alla vista di ciò, i carabinieri hanno subito deciso di effettuare un controllo sul posto e, potendo ipotizzare che quel giovane potesse detenere sulla sua persona, o nell’autovettura, sostanze stupefacenti, hanno intimato l’alt al mezzo guidato dal ragazzo. A tal punto, al fine di procedere a una approfondita perquisizione, i militari hanno chiesto all’uomo di seguirli in caserma, presso il loro Comando Stazione di via Salvi.
Ma già lungo il tragitto, portato a conoscenza della facoltà di consegnare eventuale la sostanza stupefacente in suo possesso, il giovane ha spontaneamente prelevato da sotto al sedile anteriore lato passeggero, una busta in cellophane contenente circa 40 grammi sfusi di marijuana e altri 4 piccoli involucri, sempre in cellophane trasparente, contenenti a loro volta altri 50 grammi ciascuno.
Giunti in caserma e terminata la successiva perquisizione personale sul giovane e sull’auto a lui in uso, che davano entrambe esito negativo, i carabinieri decidevano di recarsi presso la sua abitazione, situata in contrada Alvanite, per continuare la medesima attività di ricerca di ulteriori quantitativi di stupefacente. Ma anche lì, prima ancora di procedere alla perquisizione, il 26enne consegnava spontaneamente altri 10 grammi sfusi di marijuana, che teneva occultati in una ciotola posta su un mobile del soggiorno. Tornati in caserma ed eseguite le doverose operazioni di controllo con il narcotest, i militari appuravano che si trattava effettivamente di marijuana.
Ma i militari non hanno terminato qui i loro accertamenti, riuscendo di là a poco a scoprire che quella marijuana che il giovane stava portando nel parcheggio del supermercato era destinata a un 39enne di Avella, tossicodipendente, che infatti i carabinieri sono riusciti a bloccare proprio in quel luogo, dove si era recato nella vana attesa del suo pusher. Condotto anch’egli in caserma, il 39enne ha confermato di essersi recato ad Atripalda appositamente per acquistare lo stupefacente dal giovane di Alvanite, che aveva preventivamente contattato telefonicamente, portando con sé la somma in contanti di euro 190,00.
Visto che la sostanza rinvenuta nella disponibilità del 26enne atripaldese era effettivamente sostanza stupefacente del tipo marijuana e che la stessa era certamente destinata allo spaccio, sia per ammissione dei giovani che per il fatto di esser confezionata in dosi da 50 grammi, considerato poi che dalla marijuana sequestrata dai carabinieri era sicuramente possibile ricavare un elevato di numero di dosi medie singole, al termine delle operazioni i militari dell’Arma hanno dichiarato il giovane in stato di arresto, giacché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, come previsto dall’art. 73 del D.P.R. n. 309 del 1990.
Delle operazioni compiute è stata poi data comunicazione anche al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Avellino, dott.ssa Teresa Venezia, che disponeva quindi l’accompagnamento dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino, per rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’altro giovane, invece, è stato chiaramente rilasciato al termine degli accertamenti sulla sua persona e dopo aver reso le opportune dichiarazioni in merito alla vicenda.