L’uomo è ai domiciliari con l’accusa di tentata estorsione per la distribuzione di volantini ad Atripalda e comuni limitrofi
Venerdì scorso, i carabinieri della Compagnia di Avellino hanno tratto in arresto G.T. pregiudicato 37enne di Atripalda, con l’accusa di tentata estorsione continuata. L’uomo, secondo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, pretendeva una sorta di tassa, secondo gli inquirenti 3 mila euro, per la distribuzione di materiale pubblicitario nel comune di Atripalda e comuni dell’hinterland. Per oltre un mese, il 37enne atripaldese ha seguito una giovane addetta alla consegna porta a porta di depliant e brochure esigendo, per ogni comune visitato, una somma di denaro. La donna, responsabile di una agenzia che si occupa di pubblicità e distribuzione di materiale pubblicitario, dopo la richiesta del pregiudicato si è rivolta ai militari della Compagnia dei Carabinieri di Avellino, agli ordini del Capitano Papa, per esporre denuncia. I militi hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, durate poco più di un mese, che si sono concluse con l’arresto per tentata estorsione continuata. L’ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato firmato dal Gip del Tribunale di Avellino. In pratica l’attività investigativa avrebbe dimostrato che il 37enne, con più azioni esecutive d’un medesimo disegno criminoso e in tempi e località differenti, aveva cercato di pretendere il pizzo dalla giovane pubblicitaria, anche lei di Atripalda. In poco più di un mese le forze dell’ordine, che hanno seguito l’uomo, già pregiudicato per reati simili, hanno raccolto le prove necessarie per motivare la richiesta di arresto e la misura cautelare. Gravemente indiziato di estorsione, ha ottenuto la custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Lunedì mattina alla presenza dei propri legali, l’avvocato Alfonso Maria Chieffo e l’avvocato Luca Penna, il 37enne è stato interrogato dal Gip del Tribunale di Avellino, Giuseppe Riccardi, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa presenterà a giorni una istanza di annullamento della misura cautela al Tribunale del Riesame di Napoli.