Oltre 100 gli uomini impegnati in per tre giorni tra locali e mercatini alla ricerca di evasori e di prodotti contraffatti. Su 140 locali controllati ben 73 verbalizzati, il 53% non ha emesso lo scontrino
Tra Avellino e Atripalda e altri centri della valle del Sabato la metà degli esercenti non “batte” scontrini fiscali: è quanto emerso da un controllo sul territorio durato ben tre giorni e portato a termine da oltre 100 uomini della Guardia di Finanza di Avellino che ha visto l’impiego di finanzieri di tutti i reparti della provincia, dislocati anche in zone al di fuori della competenza territoriale del reparto di appartenenza. L’attività, iniziata all’alba di giovedì scorso e terminata domenica, ha portato alla luce quanto molti temevano, che la metà degli esercenti non dichiara quanto effettivamente vende. Gli oltre 100 uomini sono stati impegnati in mirate azioni di servizio finalizzate a contrastare la contraffazione, a verificare la regolare osservanza degli obblighi d’emissione di scontrino e ricevuta fiscale, a tutelare il diritto d’autore in diverse aree, tra cui una ventina nella sola città di Atripalda. Il piano ha visto l’impiego di finanzieri in uniforme e in borghese che, nel complesso, hanno effettuato interventi nella prima mattinata di giovedì, sia all’interno che fuori dal perimetro della fiera infrasettimanale, ma anche in Piazza Umberto I, Via Fiume e Via Gramsci, Via Roma, Via Appia e altre strade di importanza commerciale. Solo all’interno del mercato gli agenti hanno sequestrato svariata merce e denunciato un senegalese. In centro, invece, sono stati contravvenzionati tre negozianti tra i primi tre controllati tra via Fiume e Via Gramsci. Ma non solo verifiche negli esercizi commerciali, gli agenti hanno anche puntato l’attenzione sulle auto di “grossa cilindrata”. Hanno fermato ben 38 auto di lusso e SUV e identificate le persone che erano alla guida e gli intestatari dei mezzi, per accertare la congruità del reddito dichiarato dagli stessi è compatibile con il possesso del bene. Adesso sono in corso approfondimenti e non è escluso che segua anche la segnalazione alle agenzie del territorio. Intenso anche l’interesse che le Fiamme Gialle hanno rivolto al contrasto all’economia sommersa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e sommerso di azienda. Infatti, i numerosi blitz, eseguiti particolarmente nelle ore serali e notturne nei confronti di diversi esercizi commerciali, ubicati nella zona della “movida”, hanno consentito l’individuazione di 3 lavoratori “in nero” e di un altro dipendente per il quale sono risultate comunque delle irregolarità. Il servizio si è concluso con la segnalazione alla Direzione Territoriale del Lavoro, per violazioni in materia di lavoro e previdenziale di un titolare d’impresa. Alle altre pattuglie, composte da militari in “abiti civili”, è stata demandata la repressione delle violazioni relative agli obblighi cosiddetti “strumentali”, cioè appurare il regolare rilascio dello scontrino e ricevuta fiscale. L’operazione che si è conclusa con il controllo di oltre 140 esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, ha consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in 73 verbalizzazioni, con un incidenza dei rilievi che si è attestata ad oltre il 53% delle ispezioni effettuate. Sono state inviate alla Direzione Provinciale di Avellino dell’Agenzia delle Entrate tre proposte di sospensione temporanea dell’esercizio per reiterate mancate emissioni dello scontrino, tra queste c’è anche una attività di Atripalda, che è stata sanzionata già qualche settimana fa per lo stesso motivo.