Chiusa dai Carabinieri una casa d’appuntamento a due passi dal Municipio gestita da due portoricane
“Aisha, bella mora, dolce anche AAA ad Atripalda...” così iniziava la pubblicità della portoricana Aisha e della sua amica e collega per invitare i clienti di Avellino e Benevento ad Atripalda e precisamente nel centro storico, a due passi dal Municipio. Una intensa attività investigativa messa in piedi dai Carabinieri di Atripalda ha permesso di scoprire e interrompere, con un blitz nel pomeriggio di sabato, un giro di prostituzione. Subito dopo pranzo quattro carabinieri hanno bussato alla porta della palazzina in Via Santa Maria, che fa angolo con Via Pergola. All’interno c’erano alcuni clienti, insieme alle due portoricane, entrambe 38enni. I militi sono andati sul sicuro, visto che da tre giorni si erano intensificati i controlli in zona con carabinieri in borghese che fermavano ogni persona che entrava o usciva dalla palazzina. Tra i clienti, commercianti, imprenditori, ma anche tanti ragazzi, nonostante le cifre che partivano dai 100 euro in su a seconda delle prestazioni. Le due signorine di origine portoricana avevano documenti e passaporto spagnolo ed avevano intensificato la propria attività in Irpinia e nel Sannio con il nuovo appartamento preso in affitto qualche settimana fa proprio ad Atripalda. Anche la pubblicità si era intensificata sui vari quotidiani a tiratura nazionale sulle pagine provinciali e anche sui siti specializzati con annunci. Aisha aveva speso molto per pubblicizzare la propria attività insieme alla collega, bella e mora come lei. Le due portoricane hanno riempito i siti di foto e di altri particolari con l’intenzione di portare ad Atripalda molti clienti. Un via vai che però i vicini e i residenti del centro storico non avevano notato, visto che al momento del blitz non pensavano affatto ad una faccenda legata alla prostituzione, pare che nessuno avesse né notato, né visto le due ragazze prima del fermo. Le due portoricane sono state accompagnate in caserma ad Atripalda dove sono state identificate, denunciate a piede libero. L’appartamento di Via Pergola è stato posto sotto sequestro cautelativo in attesa di interrogare il proprietario, che pare fosse all’oscuro dell’attività delle due belle more.
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