Ha disatteso gli obblighi di dimora e soggiorno, il giudice lo fa arrestare
Tre interventi delle forze dell'ordine nel giro di pochi giorni: litigi, fughe e aggressioni per strada. Per tali motivi il 41 enne G. I. è tornato in cella dopo sole due settimane dal rilascio. L'uomo aveva scontato una pena detentiva di quattordici mesi per aggressione e per aver dato fuoco alla bottega di un artigiano del centro storico. La settimana scorsa, dopo pochi giorni di convivenza in casa con il padre e la madre e a seguito di un litigio, si è auto inflitto delle ferite ai polsi con una lametta. Il giorno seguente si era poi reso protagonista dell'ennesimo screzio con alcuni condomini. Venerdì scorso, ancora, stando al racconto di alcuni testimoni, avrebbe aggredito un uomo che si trovava a bordo della propria auto in Via Roma accusandolo di averlo denunciato alle forze dell'ordine e colpendo il veicolo con calci.
In ultimo, sabato pomeriggio, è stato fermato dai Carabinieri di Atripalda mentre cercava di recarsi ad Avellino con l’auto del padre, presa di nascosto, per aver urtato contro un veicolo in sosta nei pressi di Largo Annunziata. G.I. è stato condotto in caserma e perquisito: con sé aveva un coltellino (lama superiore a sei centimetri con la punta annerita) che, secondo quanto da lui affermato, serviva per tagliare l’hashish.
Ad ogni modo è stato denunciato per aver disatteso gli obblighi di misura cautelare impostigli all'uscita dal carcere. Nella tarda serata i militi hanno richiesto l’arresto dell'uomo: la conferma è arrivata immediatamente alla luce della sua pericolosità. Il giudice Mauro Trincali, infatti, ha ritenuto sufficiente il non rispetto degli obblighi di misura cautelare, la fuga con l'auto del padre e che fosse armato. Il prossimo 4 giugno sarà nuovamente giudicato, assistito dall’avvocato Angela Rosa e non è escluso che resti in cella per qualche altro mese.
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