Parenti, amici e tifosi dell’Avellino calcio hanno dato l’addio al 50enne “ultrà” buono
Questa mattina presso la Chiesa Madre si sono svolti i funerali di Gabriele Squitiero, da tutti conosciuto come il “lupo” per la sua passione per i colori dell’ U.S. Avellino, un “ultrà” buono. Il suo cuore si è fermato giovedì scorso dopo un improvviso malore, forse vittima di una ischemia. Gabriele aveva compiuto 50 anni da pochi giorni e il suo stato di salute era peggiorato da qualche giorno.
Dopo un breve ricovero il ritorno a casa e poi la morte tra le braccia del padre Mario e della madre Carmela Spagnuolo. A casa c’erano anche le sorelle Genoeffa, Immacolata, Annamaria e Marcella e i fratelli Ciro, Antonio e Sabino. La famiglia Squitiero è molto numerosa e anche molto stimata, gente semplice e tutti grandi lavoratori. La notizia della scomparsa di Gabriele ha scatenato i ricordi soprattutto dei tifosi dell’Avellino che lo hanno avuto al loro fianco per anni e in lungo e largo per tutta Italia, protagonista negli stadi più importanti, dove il “lupo” si faceva conoscere per la sua grande e infinita passione. Gabriele amava il calcio e lo stadio e
odiava il nuovo calcio, quello delle payperview e delle partite spezzatino, quello delle tessere e dei vincoli. Si è lentamente allontanato dopo il fallimento dell’U.S. Avellino e dell’inevitabile caduta in Serie D. Per lui non era l’Avellino, o almeno quella squadra per la quale valeva la pena di scendere nel cuore della notte per prendere un treno o un pullman per raggiungere gli stadi d’Italia. Al funerale tanti amici e anche tanti tifosi che con uno striscione lo hanno voluto ricordare, per l’ultimo saluto: “Addio Vero Lupo”.
Commenti
GRAZIE A TT
Un vero Ultras non muore mai e noi non moriremo mai.
Ultras dell'UESSE Avellino 1912 sempre a testa alta,fieri dei nostri ideali.
Ciao Lupo.